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Uno dei vitigni storici e più diffusi d’Italia si racconta in diverse espressioni, a “Sangiovese Purosangue”, a Siena (10-13 novembre). Con una verticale-simbolo di Brunello di Biondi Santi ed assaggi de Il Marroneto da 100/100 “The Wine Advocate”

Uno dei vitigni storici e tra i più diffusi d’Italia, immagine stessa del rosso italiano per eccellenza, si racconta nelle diverse espressioni, dalla Toscana alla Romagna, dall’Umbria al Lazio: dal 10 al 13 novembre, a Siena, l’Enoteca Italiana ospita “Sangiovese Purosangue”, evento ideato dall’Associazione EnoClub Siena, per rendere omaggio ad uno dei vitigni più importanti del Bel Paese, tra degustazioni, verticali, incontri con i vignaioli, dibattiti e incontri con la cucina, che lo vedranno al centro come unico protagonista, per apprezzarne le varie declinazioni territoriali, in purezza o con l’apporto di altri vitigni. Momento clou, una verticale-simbolo della massima espressione del Sangiovese in purezza, unica e preziosa, di 16 annate (1982-2011) di Brunello di Montalcino di Biondi Santi, la storica famiglia del vino che alla fine dell’Ottocento ha inventato uno dei più grandi rossi italiani, nella Tenuta Greppo, dove ancora oggi se ne custodisce la tradizione, di scena nella Contrada della Lupa (13 novembre). L’obbiettivo di Sangiovese Purosangue - un nome unificante per valorizzare la qualità di quei vignaioli italiani che hanno deciso, per vocazione e tradizione, di puntare sul Sangiovese - è portare a compimento un progetto di valorizzazione del vitigno partendo dal nucleo del Sangiovese toscano attraverso indagini e confronti con le altre zone vinicole italiane: Romagna in primis, ma anche Umbria e Lazio, con le rispettive sottozone e cru.
Il 10 novembre è la giornata dedicata agli assaggi all’Enoteca Italiana, con i soli giornalisti presenti, ed 300 vini base Sangiovese e con i produttori che proporranno anche vecchie annate, in particolare la 2006, in occasione del decennale della vendemmia. Un buon momento per una ricognizione tecnica di un’annata specifica, un’ampia orizzontale di Sangiovese delle varie aree.
L’11 novembre, il bastione San Filippo in Fortezza Medicea-Enoteca Italiana ospita un convegno di aggiornamento con interventi tecnici riservato agli operatori del settore/aziende vitivinicole, a cura di Sistemi Ict, e a seguire, l’apertura al pubblico dei banchi di assaggio. Ma ci sarà anche un’altra prestigiosa verticale, dedicata al Brunello di Montalcino de Il Marroneto, il Brunello da 100/100 per “The Wine Advocate”, con 16 annate, dalla 1980 alla 2012, ed Alessandro Mori, proprietario della celebre cantina. A seguire, il ristorante Gli Orti di San Domenico ospita la cena con una prestigiosa verticale di Chateau d’Yquem (1966, 1971, 1976, 1990), condotta da critico Christian Roger.
Il 12 novembre l’evento si sposta nell’Università per Stranieri di Siena (Aula Magna), per la conferenza scientifico-universitaria “Accademia del Sangiovese”, con, tra gli altri, Massimo Vedovelli, professore all’Università per Stranieri, l’agronomo ed enologo Adriano Zago, Pietro Tonutti dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuole Superiore Sant’Anna di Pisa, Fabio Mencarelli, professore del Dipartimento di Innovazione dei Sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università della Tuscia, Gianpaolo Andrich, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e agroalimentari dell’Università di Pisa, e i vigneron Tommaso Marrochesi Marzi della Tenuta di Bibbiano in Chianti Classico e il bolgherese Michele Satta. E mentre proseguono le degustazioni all’Enoteca Italiana, è di scena una verticale di Nobile di Montepulciano Il Nocio della cantina Boscarelli, nelle annate 2001-2011.

Info:
www.sangiovesepurosangue.com

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