Dopo gli allarmi sulla siccità, confermati da più parti anche da tanti importanti enologi sentiti da WineNews, arrivano le prime previsioni (da prendere con le molle, visto il periodo), sulla vendemmia 2012: sono quelle di Fedagri-Confcooperative, che prevedono “buona qualità, in alcuni casi ottima, ma con cali produttivi” se non pioverà entro due settimane. “Anche se per stime più attendibili bisogna aspettare la prima decade di agosto - spiega il presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative Adriano Orsi - in molte regioni le alte temperature e l’assenza delle precipitazioni fanno già da ora prevedere una riduzione dei quantitativi stimati di uva”. Quantità in calo un po’ ovunque su un già “magro” 2011, dunque: giù Puglia (20%), Toscana (-10%), Veneto (-10%) ed Emilia-Romagna (10%). Un leggero calo produttivo è previsto anche in Friuli Venezia Giulia (-5%), regione in cui si attende una vendemmia leggermente anticipata specie per i bianchi. Scarsi anche i quantitativi attesi in Piemonte, a causa di forti gelate che hanno compromesso alcune produzioni e ridotto la fertilità delle gemme. Stabile il Trentino Alto Adige, giù la Lombardia (-10%) a causa soprattutto delle ultime grandinate. In linea con il 2011 anche Marche e Abruzzo. In controtendenza, invece, il Lazio, dove si prevede una vendemmia leggermente in aumento, la Sardegna, che dovrebbe far segnare un +10% sul 2011, ma soprattutto la Sicilia, Regione abituata al caldo, dove la quantità è prevista addirittura a +20%.
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