Se c’è un periodo che il mondo del vino attende ormai da anni con il fiato sospeso, è quello delle frenetiche settimane delle vendite en primeur, quando gli châteaux di Bordeaux annunciano i prezzi a cui le bottiglie dell’ultima vendemmia, usciranno sul mercato. Veri e propri futures, che danno la misura della qualità dell’annata e dell’etichetta, ma anche un modo per alzare i prezzi di vendita, creando aspettative e sperando in speculazioni ed aumenti di prezzo. Dinamiche che, per anni, hanno dato frutti tangibili, con il valore delle etichette più importanti cresciuto negli anni anche del 450%. Poi, però, qualcosa ha iniziato a non funzionare più: i produttori hanno puntato troppo in alto, anche in annate decisamente poco memorabili, la crisi ha fatto il resto, e la bolla delle vendite en primeur è esplosa. Lo dimostra, ad esempio, lo studio della rivista The Drinks Business, che dimostra come l’ultima annata redditizia in termini di investimento sia stata la 2008, almeno secondo i dati del Liv-ex 100, l’indice borsistico del vino più indicativo, mentre la 2009, mediamente, sta perdendo il 17%, e le successive non sono certo più performanti. Il dilemma, dopo una vendemmia difficile, segnata non solo dalla scarsità, ma anche da una qualità media a dir poco mediocre, riguarda, per molti, l’opportunità o meno di continuare a puntare sulla vendita en primeur: da un lato, infatti, il rischio è quello di un fallimento annunciato (sono molti gli investitori sul piede di guerra dopo le delusioni delle ultime campagne), dall’altro, rinunciarci non è facile. E qualcuno, un po’ provocatoriamente, consiglia una terza via ancora più drastica e difficile: rinunciare ad uscire con l’annata delle etichette top, declassando la produzione ai vini di gamma inferiore, sulle orme di quanto fatto, anni fa, con l’Amarone, da Quintarelli.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025