Il Governo Letta, dopo aver navigato, nelle ultime settimane, in acque a dir poco agitate, “ostaggio” di una maggioranza politicamente fin troppo omogenea, raggiunge il suo primo obiettivo, l’intesa per l’abolizione dell’Imu, conditio sine qua non per dare un futuro alla strana coalizione Pd-Pdl che, però, ha bisogno di ingenti coperture finanziarie, possibilmente senza gravare sulle spalle delle già fiaccate amministrazioni locali. E allora, le risorse arriveranno dalle “solite” categorie di consumo, quelle considerate superflue, pur rappresentando settori economici strategici: nella lista dei ritocchi delle accise che dovranno finanziare i 4,8 miliardi di euro necessari, l’alcol ed il tabacco, ma torna in ballo anche l’aumento dell’Iva, previsto per ottobre e capace, da solo, di garantire entrate per un miliardo di euro. Per il 2013, quindi, nessuna imposta si abbatterà su prima casa e fabbricati agricoli, un’ottima notizia anche per i viticoltori, sperando che gli aumenti di Iva e accise sull’alcol non portino ad un’ennesima contrazione dei consumi ...
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