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VINI D’ESTATE, TENDENZA CHE SI AFFERMA E CHE PIACE AI WINE LOVERS, CHE AMANO DEGUSTARE ETICHETTE ANCHE IN VACANZA E A CUI LE CANTINE RISPONDONO CON VINI AD HOC. PROTAGONISTI OGGI A MILANO DI UN WINE-TASTING CON TAVOLA ROTONDA BY “CIVILTÀ DEL BERE”

L’estate è alle porte e il caldo inizia a farsi sentire. E, allora, che cosa c’è di meglio che festeggiare la bella stagione in arrivo con un buon bicchiere di vino e proseguire durante l’estate, come occasione per stappare e condividere grandi bottiglie in compagnia? A pensarla così sono in molti tanto che i vini dell’estate sono ormai una tendenza, che si prediligano bianchi, rossi, bollicine o rosè, da degustare direttamente nelle mete di vacanza o in quelle località di villeggiatura che alle spalle hanno uno dei grandi territori del vino del Belpaese. Una tendenza che, oggi, è al centro di “Un vino per l’estate”, kermesse della rivista “Civiltà del Bere” che, alla Cascina Cuccagna a Milano, promuove una tavola rotonda di esperti dedicata al “Bere d’estate e nuovi stili di consumo”, e chiama a raccolta alcune delle più importanti cantine italiane per far assaggiare agli appassionati le etichette perfette per la bella stagione. Ma soprattutto, per presentare, prima ancora dei vini, una loro occasione di consumo, conviviale e spensierata, com’è propria dell’estate, stuzzicando gli amanti del buon bere, esperti e non (info: www.civiltadelbere.com).
A sottolinearlo, è Elena Amadini, brand manager Veronafiere: “ciò che dà valore a questo evento, primo dedicato ai vini dell’estate, è il suo approccio “consumer”, ovvero di proporre, in un momento in cui tutti cerchiamo di promuovere i consumi di vino, che sono in calo, prima ancora dei vini stessi, una loro occasione di consumo, stuzzicando ed attraendo appassionati e non, e sposando lo stile di vita dell’estate, conviviale e spensierato, in cui si è più disposti a sperimentare e concedersi il piacere di un buon vino, senza dimenticare la qualità. Un approccio che non sostituisce quello super-specialistico dell’eno-appassionato che magari stappa un Supertuscan anche d’estate, ma che apre una nuova via per avvicinare i consumatori, con una modalità ed un linguaggio del tutto positivi”. Ma qual è l’identikit dei vini dell’estate? “Freschi e vivaci al gusto, floreali e fruttati all’olfatto, con l’elemento varietale che predomina proprio per la ricerca della freschezza - sottolinea l’enologa Barbara Tamburrini - bianchi e spumanti si bevono con più facilità, perché si consumano freschi. Ma d’estate si cerca la freschezza anche per i rossi, che magari si possono degustare con un grado in meno. E poi i rosati, che nella stagione estiva vivono il loro momento più importante. L’Italia poi è ricca di vini bianchi da vitigni autoctoni, che, però non godono della giusta attenzione, ma che per le cantine rappresentano una produzione importante che proprio in estate fa la differenza”. Ma l’estate fa la differenza anche per quelle cantine tradizionalmente legate alla produzione di grandi rossi, perché “è un periodo che subisce molte tendenze - spiega Silvia Allegrini della griffe di punta dell’Amarone della Valpolicella, con tenute anche a Montalcino e Bolgheri - e per quanto il consumo si orienti soprattutto su vini freschi, leggeri e meno impegnativi, è importante soprattutto per i grandi movimenti del turismo”.
Con i loro punti di vista, da enologa e produttrice, Barbara Tamburrini e Silvia Allegrini, insieme ad Elena Amadini, interverranno alla tavola rotonda promossa da “Civiltà del Bere”, come approfondimento sull’evoluzione del gusto e sulla positiva convergenza, ora in atto, tra stile enologico gradito dagli appassionati ed esigenze legate a uno stile di vita edonistico ma sano e informato. E in linea con la tendenza dei consumi di vino in estate, nella propria produzione enologica, sono molte le cantine del Belpaese che hanno un’etichetta da proporre agli appassionati nella stagione estiva, che si trovino in prossimità delle mete più gettonate delle vacanze o che portino in tour i propri vini in queste località. Per questo, per testare con il palato, ci sarà anche una degustazione delle etichette perfette per la bella stagione: protagoniste, griffe come le trentine Cavit (Altemasi) e Ferrari, le venete Allegrini, Masi Agricola, Santa Margherita e Zenato, la piemontese Michele Chiarlo, le toscane Antinori, Fattoria dei Barbi e Ambrogio e Giovanni Folonari, Lungarotti dall’Umbria, la marchigiana Umani Ronchi, la siciliana Pellegrino, Argiolas dalla Sardegna, e, ancora, cantine come Falesco, La Guardiense, Le Colture, Mottura, Tenute Tomasella, Torrevento e Cantina Valtidone. “Per la prima volta - spiega Alessandro Torcoli, direttore di “Civiltà del Bere” - si propone un wine-tasting dedicato ai vini ideali per la stagione estiva. Appassionati e professionisti del settore potranno degustare molte etichette tra spumanti, bianchi e rossi da bere freschi. Con “Un vino per l’estate”, “Civiltà del Bere” intende attrarre soprattutto il pubblico giovane verso la scoperta dei vini di eccellenza, dei valori del territorio e della storia. Un viaggio del gusto e del piacere consapevole”. All’insegna del bere bene, informale ed informato, anche perché gli eno-appassionati, in vista dell’estate, non vogliono certo farsi cogliere impreparati, e rifornire la propria cantina con etichette ad hoc da stappare e condividere. Per questo, nell’appuntamento di “Civiltà del Bere”, sarà possibile anche fare shopping per portarsi a casa il proprio “Vino per l’estate” preferito.

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