Nel 2007, il 28% delle enoteche italiane (64 locali su 230) incrementerà sullo scaffale i vini passiti. Nonostante le maggiori vendite si registrino nell’ultimo trimestre, con picchi significativi sotto il Natale, la domanda di vini passiti, secondo gli enotecari italiani, è in aumento anche negli altri periodi dell’anno, merito di un consumatore sempre più esigente e curioso, alla ricerca di abbinamenti innovativi e disponibile a un consumo di vini passiti più abitudinario e meno occasionale. In media, nelle enoteche italiane, sono presenti 25 etichette di vini passiti, con una forte rappresentanza della Sicilia rispetto alle altre regioni produttrici. Parla sempre siciliano il vino più richiesto dai consumatori: il Passito di Pantelleria (vino più volte vincitore di gran medaglia d’oro al concorso enologico “La Selezione del Sindaco” con il Ben Ryé di Donnafugata). Tutto questo emerge da un’indagine condotta dalle Città del Vino (rete italiana di 560 comuni doc) nel periodo compreso tra l’8 e il 12 gennaio 2007 su un campione di 230 enoteche italiane e winebar, selezionati dalle principali guide di settore. La vendemmia 2006 èstata ottima, con punte di eccellenza.
“Questa prima analisi è solo - dichiara il presidente di Città del Vino, Valentino Valentini - il primo passo verso la costituzione di un osservatorio permanente sui vini passiti. Il nostro obiettivo, per i prossimi tre anni, della Fondazione del Centro Nazionale Vini Passiti, realizzata da Città del Vino e Comune di Montefalco, sarà quello di analizzare a fondo questa tipologia di vini sotto vari aspetti: di mercato, produttivi, scientifici ed enologici. I vini passiti meritano maggiore tutela e sforzi promozionali. Ci vuole anche uno sforzo di finanziamento verso le forme di vitivinicoltura che sono dietro alcune produzioni di vini passiti. In alcuni casi queste produzioni coincidono con aree di montagna e delle isole che con la prossima Ocm vino ci auguriamo vengano salvaguardate con politiche selettive e mirate”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025