Una Master of Wine che, con la sua attività, contribuisce alla diffusione della cultura del vino in Asia, nuova terra promessa per le etichette di tutto il mondo, una produttrice, alla guida di una delle cantine più famose del Brunello, da sempre appassionata sostenitrice della figura femminile nel mondo di Bacco, e uno dei maestri e artigiani del vino italiano. Ecco profilo delle personalità e perché dei premi, assegnati da Veronafiere, a Vinitaly 2012: il “Premio Internazionale” a due donne del vino, Debra Meiburg e Donatella Cinelli Colobini, ed il “Premio Speciale” a Giuseppe Quintarelli.
Istituito nel 1996, il “Premio Internazionale Vinitaly” viene attribuito a personalità-aziende-istituzioni italiane ed estere che si sono distinte per il loro impegno nel campo enologico. “Un riconoscimento - ha detto Ettore Riello, presidente di Veronafiere - che abbiamo voluto istituire per premiare l’impegno di chi, in Italia e nel mondo, lavora per valorizzare il vino e la sua cultura”. Nel palmares si sono aggiunti di anno in anno personaggi internazionalmente riconosciuti, ai quali si aggiungono quest’anno due donne fortemente impegnate e conosciute per l’eccellenza del loro lavoro: a Debra Meiburg, Master of Wine, il “riconoscimento viene assegnato - si legge nelle motivazioni del premio - per il suo costante lavoro di diffusione della cultura del vino in Asia, grazie al suo approccio competente ma informale, e alle sue numerose pubblicazioni e apparizioni tv e ai suoi progetti editoriali e multimediali di educazione al buon bere, come “Guide to the Hong Kong Wine Trade”, utilissimo strumento per approcciare il mercato di Hong Kong, porta d’accesso privilegiata per il vino in tutti i mercati d’Asia”.
Il Premio Vinitaly a Donatella Cinelli Colombini “viene assegnato per il suo lavoro di produttrice di vini di qualità, ma anche per l’impegno nell’affermazione della figura della donna nel mondo del vino, con il suo pensiero e con l’esperienza di Casato Prime Donne, cantina tutta al femminile del Brunello di Montalcino, e per il contributo prezioso, dato con idee, progetti ed esperienze concrete, alla crescita del turismo del vino, fenomeno ormai di massa, che tanta visibilità e risorse economiche porta alle cantine italiane”. Oltre a ciò, Cinelli Colombini è anche vicepresidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.
E poi c’è il Premio Speciale Vinitaly 2012, a Giuseppe Quintarelli, il grande maestro della Valpolicella, riconoscimento a una vita vissuta per il vino, ma anche un modo per ricordare un viticoltore che in eredità ha lasciato anche la sua profonda umanità. “Giuseppe “Bepi" Quintarelli - si legge nella motiviazione - è stato un vero grande maestro della Valpolicella, il primo artigiano del vino che fin dagli anni ’60 ha fatto conoscere le perle dell’enologia veronese, con il Recioto Amarone, fin nei migliori ristoranti d’America”. Ma Quintarelli, morto nel gennaio scorso, era anche altro: “umile - si legge ancora nella motivazione - schivo e riservato anche nei momenti di maggiore successo. Anche per questo ha creato il mito dei suoi vini. Le parole chiave del suo “essere” sono state: amore, semplicità e pazienza. Amore nei confronti della terra volto alla ricerca della perfezione. La semplicità nei gesti e nelle scelte, senza artifici, anche nelle sue numerose opere di solidarietà. La pazienza ed il rispetto dei tempi che il vino e la qualità esigono. Un uomo sereno, assalito dall’ansia di ottenere il miglior risultato finale solo nel momento in cui il vino veniva messo in bottiglia perché, per il Bepi, “solo il meglio è sufficiente”: “nil satis nisi optimum”. I suoi vini, sempre emozionanti, hanno fatto la storia e scandiscono i tempi della Valpolicella”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025