Vinitaly, con l’edizione di scena dal 10 al 13 aprile 2016, festeggia i 50 anni di vita e, come ricorda dal Forum sul business del vino Wine2Wine, di scena a Verona (www.wine2wine.net), il brand manager di Vinitaly Gianni Bruno, in quasi mezzo secolo “ne sono cambiate di cose: nel 1967 c’è stato il primo trapianto di cuore, Gimondi vinceva il Giro d’Italia, i Colonnelli prendevano il potere in Grecia, in Italia arriva il bancomat, nascevano Roberto Baggio e Nicole Kidman, e allo stesso tempo Verona ospitava le “Giornate del Vino Italiano”, nella cornice della. Da allora - racconta Bruno - abbiamo accompagnato il mondo del vino in tutti questi anni, seguendone e spesso anticipandone le prerogative, superando momenti difficili come lo scandalo dell’etanolo, investendo sul vino italiano e sulla sua promozione, anche e soprattutto all’estero, quasi sostituendoci all’Ice. È un anno importante, ma non solo per noi, anche per il Chianti Classico, che compie i 300 dall’editto che ne sancì la nascita, e sarà anche il 50esimo anniversario di diverse denominazioni del Belpaese.
Tra le novità più importanti di Vinitaly n. 50, ci sarà un ampliamento del Padiglione 10, quello del Piemonte, ma anche la creazione di una Vip Lounge per le esigenze dei buyers esteri, sui quali ci sarà un investimento destinato all’incoming da parte dell’Ice per 2 milioni di euro. E poi cresceremo nella qualità della ristorazione in fiera, miglioreremo i servizi agli espositori, potenziando la rete telefonica lavorando con Tim e Vodafone per garantire 12.000 telefonate a padiglione, il wi-fi sarà ovviamente gratuito per gli espositori. La qualità del pubblico - ammonisce il brand manager Vinitaly - è un problema, ma chi entra ha un invito di un espositore, sono gli espositori a certificare la qualità dei visitatori, da parte nostra elimineremo ogni ingresso omaggio, puntando su ancora più steward. Le navette saranno potenziate e gli espositori verranno agevolati nell’uscita dalla fiera e nel raggiungimento del centro città”. Vinitaly, però, avrà un prologo, e nonostante inizi formalmente il 10 aprile, già dall’1 si entrerà in clima, “perché fino al 3 aprile c’è il premio enologico che, dopo 22 anni, non sarà più un concorso, e si chiamerà “5 Star Wines Award”: i vincitori potranno così fregiarsi del proprio riconoscimento già durante il Vinitaly, oltre ad avere uno sconto sui costi della stessa esposizione”. Chiosa, doverosa, su una delle problematiche più sentite, da espositori e visitatori, quella dei servizi: “ci sono 640 bagni in Fiera, un numero incredibile, ma ne saranno costruiti di nuovi nelle gallerie, esclusivamente per gli espositori, che non possono perdere tempo, sperando che la cosa non ci crei problemi di spazio” (www.vinitaly.com).
Non cambia “Opera Wine”, l’ormai tradizionale anteprima di Vinitaly con la degustazione delle cantine d’eccellenza dell’Italia del vino (le 100 cantine saranno designate in gennaio 2016, ndr), come raccontato ieri a WineNews dal dg Veronafiere Giovanni Mantovani: “abbiamo chiesto ancora di più a “Wine Spectator” una maggiore cura nella selezione e di avere la presenza di almeno un’azienda da ciascuna delle Regioni italiane, ma la formula resta quella di utilizzare un grande media mondiale per parlare ai grandi mercati del mondo”.
A cambiare, invece, è il premio enologico internazionale, che diventa “5 Star Wines Award”, per “potenziare un format che funzionava bene - spiega Ian D’Agata, direttore scientifico Vinitaly International Academy - con 22 anni di storia alle spalle. Entrando nei secondi 50 anni di Vinitaly si avvarrà di più persone e maggiori risorse, con l’obiettivo di rendere più facile la vita dei produttori sui mercati esteri. Il nuovo premio è ideato e creato e gestito da Vinitaly, che si avvarrà anche della consulenza di altri enti ed assegnerà un punteggio dai 90 ai 100 punti, che finirà su un bollino che andrà direttamente in bottiglia, così da essere un vero e proprio strumento di marketing. Il panel dei giudici (di cui molti hanno partecipato come relatori a Wine2Wine, ndr) - conclude D’Agata - è sempre più internazionale, e corona un cammino organizzativo fatto di anni di lavoro”.
Tra conferme e novità, non cambia ovviamente la location, Verona, che, come sottolinea Margherita Maimeri, project manager Vinitaly, “deve diventare sbocco per i consumatori non professionisti, cercando modalità di promozione con le aziende, che avranno modo di scoprire la città con eventi pubblici o privati per i propri ospiti negli spazi del centro, dopo la chiusura della Fiera. Oltre al Padiglione 10, verranno ri-assemblati gli eventi legati alle produzioni biologiche ed artigianali nel Padiglione 8, ma ci saranno anche altri spazi per le piccole aziende che vogliono emanciparsi dagli spazi dei Consorzi. Altro punto importante, a livello logistico, gli accessi: già da un anno abbiamo creato maggiori filtri, chiedendo documenti e codice fiscale all’entrata, con la volontà quella di far lavorare bene gli espositori. Per quest’anno, inoltre, abbiamo eliminato gli inviti cartacei, rimangono solo quelli online - conclude Maimeri - legati ad una registrazione delle persone fisiche, affinché gli inviti siano realmente personali e gli espositori possano fare un lavoro di qualità in una fiera realmente business”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025