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VINO & ARTE - DEBUTTA IL PROGETTO “FUOCO VITALE” (22/30 SETTEMBRE 2006) NELL’INNOVATIVO MUSEO ARCHEOLOGICO VIRTUALE DI ERCOLANO

Il vino come opera d’arte, il Vesuvio con la sua terra vulcanica, il fuoco e l’energia. Da qui nasce il progetto “Fuoco Vitale”, che unisce l’arte col vino e il vino con l’arte in un luogo inedito e suggestivo: l’innovativo Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, al suo debutto nazionale.
Il progetto, ideato da Laura Cristinzio per l’Associazione Arte da Mangiare Napoli (info: Associazione Arte da Mangiare onlus di Napoli, artedamangiare@email.it; tel. 339/6474074), prevede tre sezioni espositive: Il Libro d’Artista, Gli Audiovisivi, Il vino da guardare e degustare. Completa il percorso una quarta sezione riservata alla didattica.
Venti gli artisti selezionati e cinquanta le cantine per un percorso che alterna agli umori del vino quelli dell’arte tra fotografie, video, installazioni, opere scultoree, tavole e assemblaggi. Un viaggio sensoriale alla ricerca del “Fuoco vitale”, fil rouge di tutta la manifestazione. Ciascun artista è stato invitato a realizzare un libro-oggetto d’artista sul tema del vino e del fuoco vitale. Le venti opere che ne sono scaturite sono interpretazioni libere ed originali, realizzate con i linguaggi più disparati: libri oggetto da guardare, da odorare, opere concettuali, sculture e libri dipinti.
In più sono state selezionate cinquanta etichette della Campania scegliendo solo tra i rossi autoctoni della regione: le bottiglie esposte in vetrine particolari, disegnano un percorso museale che si conclude con un banco di degustazione dove i sommelier in divisa guideranno all’assaggio. Un proiettore trasmetterà a ciclo continuo su un grande schermo le immagini della sezione audio-visivi curata da Mario Franco: una rassegna di corti realizzati da giovani artisti esordienti, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che si sono cimentati sul tema della manifestazione: 12 video fuori dalle regole costituite “sperimentali, avanguardistici, liberi, non narrativi, astratti, underground” per un tema tanto classico quanto stimolante.
Il Museo Archeologico Virtuale, nato dalla riconversione di una antica scuola, è uno spazio su tre livelli di nuova concezione di oltre 1000 metri quadrati con un primo livello espositivo, un grande teatro e il museo archeologico, attrezzato con le più sofisticate tecnologie informatiche.

Antonio Boco

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