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VINO & CALCIO: LA SQUADRA DELLA TRIESTINA AL LAVORO NEL VIGNETO DELLA FANTINEL PER L’ULTIMA VENDEMMIA DEL TOCAI

Non capita tutti i giorni di vedere una famosa squadra di calcio intenta a raccogliere grappoli d’uva: è successo in Friuli, a a Tauriano di Spilimbergo, dove i giocatori “rosso-alabardati” della Triestina hanno partecipato alla vendemmia nei vigneti della cantina Fantinel, sfidandosi in una gara a squadre.
Lo scopo è stato quello di mettere alla prova il mondo del calcio professionistico con la concreta realtà del lavoro nei campi ed allo stesso tempo festeggiare, non senza qualche rammarico, l’ultima vendemmia del Tocai, che dal 31 marzo 2007 dovrà rinunciare alla propria denominazione per volontà comunitaria. E' stato anche un omaggio anche a Tibor Gal, l’enologo ungherese tragicamente scomparso in Sud Africa lo scorso anno. Tibor Gal e Marco Fantinel avevano ideato e realizzato l’evento “La Dolce Sfida” con cui è stato portato all’attenzione internazionale che il confronto fra i Tockay dolci ungheresi non è tanto con il Tocai friulano ma, se mai, con il Ramandolo e il Picolit, la cui degustazione ha concluso “dolcemente” l’evento “Calcio di Vino”.
La serata è stata dunque l’occasione per ribadire la ferrea volontà di non abbandonare la causa del Tocai, e proprio con questa motivazione è stato premiato con un riconoscimento speciale Riccardo Illy, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, per il suo impegno nel difendere la denominazione tipica friulana.
Illy ha dichiarato che, là dove ci sarà una porta aperta per mantenere la Denominazione, la Regione Friuli Venezia Giulia si attiverà strenuamente. Marco Fantinel spiega: “la mia famiglia vuole portare all’attenzione dei media il problema del Tocai, principalmente per un discorso sentimentale nei confronti di un vitigno e di un vino che hanno fatto conoscere il Friuli enologico ed enogastronomico nel mondo, ma che diventa soprattutto un problema economico, anche se la Ue non vuole riconoscerlo come un danno ai produttori friulani, che da secoli ottengono dalle uve del vitigno omonimo il vino Doc friulano. Difficile infatti sarà nelle carte dei vini di tutto il mondo poter sostituire con un bel nome come “Friulano” la fama del Tocai, che rimane uno dei simboli del made in Italy”.

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