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VINO & CLIMA: IN BORGOGNA AL VAGLIO MISURE ANTI-GRANDINE. SI PUNTA SUL “CLOUD-SEEDING” L’INSEMINAZIONE DELLE NUVOLE CON SOSTANZE CHIMICHE (IODURO D’ARGENTO) PER TRASFORMARE LA GRANDINE IN PIOGGIA E INDEBOLIRE LA FORZA DEI FENOMENI TEMPORALESCHI

È ancora una volta il clima protagonista dell’annata 2013 e, questa volta, con criticità che sembrerebbero decisamente in controtendenza, visto almeno il suo andamento del recente passato. Dopo le grandinate devastanti di questa settimana in Borgogna, e in linea con le preoccupazioni scatenate dalla grandine già caduta abbondante nel 2013, e nel 2012, il presidente del Consiglio Regionale, François Patriat ha detto che, per arginare questo problema, “il governo locale sta valutando misure di difesa aerea, come l’osservazione dello sviluppo delle nuvole e il “cloud-seeding””, come riportano diverse testante internazionali. Insomma la Borgogna “ha bisogno di un sistema anti-grandine - ha proseguito Patriat - sul modello di quello adottato in passato nella zona”. Nel 1970, infatti, la pratica de “cloud-seeding fu usata in Borgogna, ma in realtà con risultati sostanzialmente modesti.

Il “cloud-seeding”, inseminazione delle nuvole o semina delle nuvole, è una tecnica che mira a cambiare la quantità ed il tipo di precipitazione attraverso la dispersione in atmosfera di sostanze chimiche (principalmente ioduro d’argento o biossido di carbonio congelato “ghiaccio secco”) che fungano da nuclei di condensazione per la formazione di nubi o nuclei di ghiaccio, in modo da alterare i processi microfisici, indebolire le tempeste e far cadere pioggia, piuttosto che grandine.

Questa tecnica, studiata e applicata alla fine degli anni Quaranta del XX secolo, è, in realtà, molto controversa in parte a causa degli enormi costi coinvolti, e in parte perché la sua efficacia è difficile da misurare, come lo sono i suoi effetti a lungo termine sui fenomeni meteorologici e sul suo impatto nelle zone adiacenti che possono essere interessate da precipitazioni alterate.

L’applicazione forse più nota di questo sistema è quella effettuata tra il 1967 e il 1972 dall’esercito statunitense, nella guerra del Vietnam, che inseminò con argento iodato il Sentiero di Ho Chi Mihn al fine di prolungare la stagione monsonica. In seguito a questa operazione si ebbe un’estensione della stagione delle piogge tra i 30 e i 45 giorni.

Una pratica decisamente invasiva quella del “cloud-seeding” che rischia, anche se per arginare danni incalcolabili in termini economici, di “riscrivere” lo stesso concetto di terroir e aprire scenari davvero difficilmente decifrabili per il mondo del vino.

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