Dopo un avvio decisamente positivo, la Citè du Vin de Bordeaux, inaugurata ad inizio di giugno 2016, è già diventata il nuovo riferimento del turismo eno-culturale mondiale (https://goo.gl/hd6YvF). Ed ora si arricchisce di un partner davvero di prim’ordine come il n. 1 di internet, Google, che ha inserito la Citè nel progetto “Google Arts & Culture”, che offre contenuti provenienti da oltre 1000 famosi musei e archivi che hanno collaborato con il Google Cultural Institute per rendere disponibili online i tesori culturali del mondo (1.200 istituzioni culturali in 70 paesi, 200.000 opere d’arte originali in alta risoluzione 6 milioni di documenti d’archivio, oltre 2.000 tour virtuali e più di 3.000 mostre online, ndr). E così, il nuovo polo enoturistico di Bordeaux ora diventa protagonista anche di visite “virtuali”: sulla pagina dedicata (https://goo.gl/X9TsWH), o con una app ad hoc, sarà possibile fruire, attraverso immagini e con la tecnologia di “Google Street View”, dell’esposizione permanente della Citè du Vin, e di quella dedicata ai territori del vino tutelati dall’Unesco (dalla Borgogna a St. Emilion, dal Duero in Portogallo a Lavaux in Svizzera), ed altri contenuti che saranno via via implementati nel tempo. E, intanto, fino al 13 novembre, Google ha installato al primo piano della Citè, per la prima volta in Francia, un suo “Pop up lab”, dove il colosso di Mountain View mostrerà ai visitatori le sue ultime novità in tema di tecnologia applicata all’arte ...
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