Il vino ha un ruolo importante quando ci si siede ai tavoli della diplomazia internazionale. Lo sa bene il il Governo Uk che, nell’ultimo anno fiscale, chiuso a marzo 2015, non ha certo lesinato sulle spese enoiche per gli eventi ufficiali, con una crescita del 15% del budget investito in brindisi sull’anno precedente.
5.516 le bottiglie stappate, secondo “Decanter”, soprattutto francesi, tra cui figurano i nomi più importanti di Bordeaux, come Chateau Cheval Blanc, Montrose, Angelus, Pichon Lalande e Pichon Baron. Anche di vecchie annate, visto che nella lista delle bottiglie stappate figurano la 1983 e la 1986 di Chateau Margaux, o la 1990 di Leoville Las-Cases.
Una cantina, quella del Governo Uk, il cui valore è stimato in 3 milioni di sterline, ed in cui i vini sono classificati per importanza, e serviti a seconda del rilievo dell’occasione o degli ospiti. E non mancano le curiosità: metà delle bottiglie sono di vini inglesi e gallesi, per aiutare l’immagine della crescente industria enoica nazionale. Ed ogni anno più o meno 70.000 sterline di vino vengono vendute per permettere alla cantina di essere autosufficiente dal punto di vista economico, anche a costo di cessioni eccellenti, come le ultime tra cui figurano 6 bottiglie di Latour e 12 di Margaux del 1961, e 12 di Lafite-Rothschild del 1990. Con l’incasso che, ovviamente, viene reinvestito nell’acquisto di altre bottiglie ...
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