02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

VINO & ECONOMIA - MERCATO STAGNANTE NEL 2005, MA GLI INVESTIMENTI SONO IN RIPRESA: ECCO L'INDAGINE DI MEDIOBANCA SUL SETTORE VINICOLO, CHE INDICA ANCHE LE DIECI AZIENDE BIG D'ITALIA E DEL MONDO

Italia
Investimenti in ripresa per le cantine italiane

Il settore vinicolo chiude un 2005 stagnante. Nel 2004 e nel 2005 il fatturato delle principali società italiane è cresciuto solo dell'1% e per l'esercizio in corso le attese sono stabili. E' uno dei dati che emergono dalla settima indagine sul settore vinicolo a cura dell'ufficio studi di Mediobanca. La ricerca mette a fuoco nella prima parte le principali società italiane (82 aziende) attraverso l'analisi del bilancio del periodo 2000-2004 e una serie di interviste per valutare i consuntivi 2005 e le attese per il 2006.
La seconda sezione riguarda le 10 maggiori imprese estere quotate e l'indice mondiale Mediobanca delle società vinicole (39 aziende quotate in 12 borse per una capitalizzazione pari a 18,2 miliardi di euro). In Italia quello vinicolo è "un settore più vivace degli altri - commenta il responsabile dell'ufficio studi, dottor Coltorti - che ha visto per la prima volta una battuta d'arresto nel 2004-2005".
Dal punto di vista degli investimenti la caduta (-20%) registrata nel 2004 (dopo un repentino aumento nel 2002-2003) è stata seguita da una certa stabilità nel 2005 e nel 2006 appaiono in ripresa".
Il ritorno sul capitale investito è sceso dall'8,5% al 7,9% nel 2004 "a causa di un ulteriore aumento del capitale investito a seguito di investimenti a rendimento differito". Dal punto di vista del merito di credito le aziende italiane sono molto buone, hanno "una struttura patrimoniale sempre solida - si legge nella sintesi della ricerca - con un rapporto debiti finanziari/capitale netto pari al 109%". Le società analizzate contano un capitale investito di 3 miliardi e un volume di vendite di 3,3 miliardi; rappresentano il 31% del valore totale della produzione italiana e il 52% dell'export.
Nella classifica per fatturato le prime tre italiane sono cooperative (Caviro con 264,2 mln, Gruppo Italiano Vini con 258 mln e Cavit con 161,5 mln) seguite da Antinori (115,6 mln) e Giordano (115 mln).
"Resta un settore di nicchia" commenta Coltorti se confrontato con giganti internazionali come l'americana Constellation (oltre 3 miliardi di euro nel 2005) e l'australiana Foster (circa 2,23 miliardi nel 2004). Mentre a livello internazionale nel 2005 è proseguita la strategia di crescita esterna con l'acquisizione di Southcorp da parte di Foster (nel 2004 Constellation ha acquisito Mondavi) e in futuro ci si possono aspettare ulteriori accorpamenti in Italia, secondo gli analisti, queste aggregazioni non sono attese anche perché non potrebbero dare lo stesso risultato dimensionale.
Il modello aziendale in Italia "resta quello tipico delle aziende del made in Italy, un modello leggero fatta eccezione per i marchi più blasonati dove le famiglie sono proprietarie anche dei terreni e possono essere più portate a fare accordi con altri produttori" spiega Coltorti ricordando il caso Ruffino di cui la Constellation ha acquisito il 40% mentre la gestione è rimasta alla famiglia Folonari.

Le prime 5 società vinicole italiane per fatturato (2005)
Caviro 264,2 mln euro
Giv 258,0 mln euro
Cavit 161,5 mln euro
Antinori 115,6 mln euro
Giordano 115,0 mln euro

I primi 10 gruppi internazionali per fatturato 
Constellation (Usa) 3 mld (2005)
Foster's (Australia) 2,23 mld (2004)
Southcorp (Australia) 0,65 mld (2004)
Distell (Sud Africa) 0,58 mld (2004)
Vincor (Canada) 0,39 mld (2005)
Mondavi (Usa) 0,34 mld (2004)
Vranken Pommery (Francia) 0,26 mld (2004)
Vina Concha y Toro (Cile) 0,24 mld (2004)
Perrier (Francia) 0,21 mld (2005)
Mc Guigan Simeon (Australia) 0,17 mld (2004)

La posizione - Fedagri/Confcooperative: Mediobanca conferma primato cooperative
Il primato del settore vitivinicolo cooperativo è confermato, anche per quest’anno dalla VII indagine sul settore vinicolo, a cura dell’Ufficio Studi di Mediobanca. Nella classifica delle prime cinque imprese italiane ordinate per fatturato figurano ai primi posti ben tre aziende cooperative: al primo posto, Caviro con 264,2 milioni, al secondo Gruppo Italiano Vini (Giv) con 258 milioni e al terzo Cavit con 161,5 milioni di euro. Già nel 2005 dalla classifica di Mediobanca era emerso che tra le prime dieci aziende classificate, ben sei erano cooperative. Ma non è questo l’unico primato. Secondo il focus di Mediobanca risulta che il fatturato dell’aggregato è dell’1%, ma a fronte di questo dato, le cooperative hanno fatto registrare una performance migliore, esprimendo un incremento del 2,4%. Così Fedagri-Confcooperative oggi ha ribadito questo primato.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli