L’incoming, ovvero portare operatori stranieri a toccare con mano la produzione enoica del Belpaese nei territori top del vino tricolore, è uno degli strumenti più efficaci per la promozione nel mondo. E, così, anche il vino italiano è sempre più “China oriented” grazie ad Aie - Associazione Italiana Export, che ha organizzato visite guidate in alcune aziende selezionate friulane, piemontesi e toscane, per far entrare in contatto diretto i produttori con operatori del settore, buyer e stampa specializzata del Celeste Impero.
Molto rapidamente la Cina è diventata il quinto Paese consumatore di vino al mondo, diventando uno dei mercati più attraenti per i produttori italiani che grazie, tra le altre, alle attività di promozione pianificate da Aie, riescono ad entrare in contatto diretto con un panel di esperti del mercato cinese e presentare le loro migliori etichette.
La Cina dunque, sembra sempre più vicina per il vino italiano di qualità, un settore vitale dell’economia italiana, che orienta sempre più spesso le proprie strategie di export avvalendosi di associazioni come Aie, per aprire la strada a nuovi canali di sviluppo ed a forme di promozione altamente qualificate. Non a caso le aziende selezionate da Aie accolgono con favore operazioni di questo tipo dove occorre una expertise profonda di mercati complessi come la Cina, un mercato che l’Associazione Italiana Export conosce profondamente nelle dinamiche commerciali ed è in grado di individuare le migliori strategie per sviluppare piani affidabili per l’internazionalizzazione dei produttori italiani.
Info: www.associazioneitalianaexport.com
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