No all'invecchiamento dei vini con il trucco: è questo, in sostanza, quanto affermano Legambiente e Città del vino in una petizione al al commissario Ue all'agricoltura Fischer Boel e al ministro italiano De Castro, con la quale si protesta contro l'introduzione di nuove pratiche enologiche e in particolare contro la legalizzazione dell'uso di trucioli di legno di rovere, al posto del tradizionale passaggio in barrique per ottenere in modo più rapido l'effetto invecchiamento dei vini.
Secondo i firmatari della petizione "la Ue potrebbe infatti autorizzare, tra breve, nuove norme sulle pratiche enologiche che introducono l uso di trucioli di legno per simulare i processi di invecchiamento dei vini, senza alcun obbligo di indicare in etichetta la differenza tra vini realmente invecchiati in botti di legno e quelli con i tannini stimolati artificialmente".
"Cile, Usa e Sudafrica utilizzano i trucioli e non hanno alcun obbligo di segnalarlo in etichetta ha dichiarato il presidente onorario di Legambiente, nonché deputato della Margherita Ermete Realacci ma i nostri produttori di vino hanno tutto l interesse a distinguere i loro prodotti di qualità, realizzati con cura e professionalità. Oggi siamo il primo paese esportatore di vino al mondo con un quarto del fatturato globale del mercato, ma questo fenomeno non è casuale: è frutto dello stretto legame con il territorio, dell intreccio tra i saperi e la creatività tipici di tanti luoghi caratteristici del Belpaese; è il frutto di talenti tipicamente italiani sui quali vale la pena di investire e scommettere per vincere le sfide del futuro.
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