La vendita del classico souvenir della bottiglia di vino potrebbe subire un grave contraccolpo dai limiti posti al bagaglio a mano dalle nuove norme sulla sicurezza dei voli che entreranno in vigore dal 6 novembre, sui liquidi che potranno essere trasportati, in quantità minima, a bordo degli aeromobili in base al Regolamento CE n. 1546/2006. L’allarme lanciato dalla Coldiretti nel sottolineare che il vino per il legame che esprime con il territorio di produzione è uno dei ricordi preferiti da turisti e viaggiatori.
L’acquisto di una bottiglia di vino per ricordare il luogo appena visitato - afferma la Coldiretti - è uno dei comportamenti più diffusi, che se da un lato alimenta in modo rilevante l’economia locale dall’altro dà l’opportunità di garantirsi un testimone unico per caratteristiche, qualità e gusto.
Per l’Italia si tratta, peraltro, di una componente rilevante dell’economia, tanto che - sottolinea la Coldiretti - il vino made in Italy nel 2005 ha sviluppato un fatturato record di 9 miliardi di euro, 3 dei quali attraverso l’export, con quasi un terzo della produzione destinata ai 361 vini nazionali Doc e Docg.
Un deciso orientamento alla qualità che - spiega la Coldiretti - ha fatto diventare il vino uno dei più autorevoli ambasciatori dell'Italia nel mondo come confermano i risultati di una ricerca dell'Istituto Piepoli, commissionata dall'istituto Leonardo e dall'Ice, che evidenzia come per uno straniero su due (45%) siano i vini e il cibo la prima cosa che viene in mente pensando all'Italia, più che i luoghi (20%), l'abbigliamento (19%) e il calcio (15%).
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