Il mondo elle app enoiche è un brulicare di nomi, idee e progetti che cercano di unire il business del digitale al mondo di Bacco. Ma ad oggi, è detta di molti, la regina del settore è “Vivino”, che nella sola versione in inglese ha già superato 4 milioni di utenti, e che da oggi è disponibile anche in italiano, francese, spagnolo, tedesco e portoghese, per cercare di fare il grande salto in alcuni dei mercati storici del vino mondiale. “Vivino”, come altre app, punta sulla foto che gli utenti possono fare ad un etichetta, per avere “istantaneamente - si legge in una nota - le informazioni riguardanti l’azienda produttrice, il vino, i punti vendita più vicini e i suggerimenti sugli abbinamenti cibi-vino, e per poter anche salvare e registrare il loro catalogo personale dei vini, e condividere il tutto su Facebook e Twitter”, e conta già su oltre 50 milioni di bottiglie in data base.
“Vivino è destinata ad utenti medi che vogliono sapere quali vini piacciono alla gente comune, non quale vino i critici dicono di bere - spiega il fondatore e amministratore delegato di Vivino, Heini Zachariassen - e le nostre dimensioni ci permettono di essere più veloci ed efficienti nel confrontare i vini presentati con il nostro database. I nostri utenti hanno a disposizione una rete molto più ampia di valutazioni da parte di semplici amanti del vino di ogni parte del mondo”.
Info: www.vivino.com
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