02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

Wine lover alle prime armi? Ecco “The 24-hour Wine Expert”, la guida breve al mondo di Bacco firmata dalla wine critic Jancis Robinson, autrice dell’“Oxford Companion to Wine”, l’enciclopedia del vino, con un debole per il Belpaese

Italia
The 24 hour Wine Expert by Jancis Robinson

Se la passione per il mondo di Bacco è ancora agli inizi, forse un’opera monumentale come le 912 pagine dell’“Oxford Companion to Wine”, l’enciclopedia del vino, arrivata alla quarta edizione, e firmata dalla coppia di Masters of Wine e critiche del vino più apprezzate nel panorama enoico internazionale, Jancis Robinson e Julia Harding, non sono consigliatissime. Meglio iniziare con qualcosa di più leggero, come il “The 24-hour Wine Expert”, la guida breve ma completa dedicata ai novizi del vino, firmata proprio da Jancis Robinson: 110 pagine, edite dalla Penguin, in libreria in tutta la Gran Bretagna dal 4 febbraio, a 4,99 sterline. “Lo scopo di questo libro - si legge nella prefazione firmata dall’autrice - è quello di condividere la mia conoscenza con te, e renderti un esperto di vino sicuro di sé in sole 24 ore”. E c’è da crederci, perché la firma del “Financial Times”, con 40 anni di carriera alle spalle, è tra le più ascoltate ed influenti al mondo, per fortuna del Belpaese, visto il debole per la ricchezza enoica italiana, raccontato, a inizio dicembre, proprio a WineNews.
“L’Italia, con le sue tante varietà, è la più grande fonte di emozioni al mondo, avvolta però da un velo di mistero. Gli italiani - ha detto Jancis Robinson - sono ossessionati dalla Francia, e invece l’Italia dovrebbe dimenticarsi della Francia, perché ha delle carte da giocare che la Francia non ha: dimenticatevi della Francia, siate orgogliosi di quello che avete”.
Un’Italia del vino nella quale, ha raccontato l’influente wine critic britannica, “punto sulla Sicilia, stanno succedendo tante cose interessanti lì. Spero anche di poter vedere vini ancora più buoni in Sardegna, sono una fan di molti vini campani, e per quanto riguarda i vini bianchi non si possono non citare il Friuli e l’Alto Adige, e poi le Marche. Ho nominato gran parte dell’Italia, dimenticavo la Valle d’Aosta che produce molti vini hipster”.
Una forza, quella del Belpaese, che nasce dalla sua enorme ricchezza varietale: “quando abbiamo scritto il volume “Wine Grapes” abbiamo redatto una lista delle varietà divisa per Paesi. Ebbene, l’Italia ne aveva più di qualsiasi altro, ne abbiamo contate 377 nel 2010, ma sono sicura che oggi ne troveremmo almeno 400, ed il numero è in continua crescita”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli