“Il primo posto attribuito dalla rivista “Wine Spectator” al Brunello di Montalcino nella classifica dei migliori vini del mondo è un premio alla Toscana e al made in Italy”: così Ermete Realacci, responsabile “Qualità e Territorio” della Margherita, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e di Symbola, Fondazione delle Eccellenze Italiane.
“Il Brunello di Montalcino è un prodotto di grande qualità - ha aggiunto Realacci - che esprime e rappresenta ad altissimo livello l’immagine della Toscana e il marchio Italia nel mondo. Il fatto che questo vino sia giudicato il migliore al mondo è non solo motivo di grande soddisfazione, ma anche un incoraggiamento a continuare sulla strada della qualità e della valorizzazione delle potenzialità del territorio”.
Il primato attribuito al Brunello di Montalcino Casanova di Neri “Tenuta Nuova” 2001 - secondo Realacci - è un ulteriore motivo per evitare ogni pratica che possa danneggiare l’alta qualità e “per dire no al vino di Pinocchio e ai trucioli per l’invecchiamento”.
Questo risultato, per il territorio di Montalcino, è anche uno dei più importanti di sempre: “è il premio più importante della mia vita - ha spiegato Giacomo Neri a www.winenews.tv - e lo dedico a mio padre, perché è lui che mi ha dato la possibilità materiale e morale di produrre vino e mi ha trasmesso la passione per la vigna. E’ un onore che voglio condividere poi con il mio team aziendale e con l’enologo Carlo Ferrini”.
Ma la conquista del più ambito posto nella classifica del “Wine Spectator” è la conferma anche che Montalcino è il territorio principe dell’enologia italiana: “è una soddisfazione impagabile - spiega Giacomo Neri a www.winenews.tv - che mi riempie di gioia; abbiamo lavorato moltissimo in vigna e in cantina e questo premio ci ripaga di tutti i sacrifici di questi anni. E’ una vittoria di tutto lo staff della cantina e soprattutto il riconoscimento della grandezza enologica di Montalcino”.
Casanova di Neri nasce nel 1971 con l’acquisto da parte di Giovanni Neri di una vasta tenuta nel territorio di Montalcino. Oggi è guidata con passione, competenza e porfessionalità dal figlio Giacomo, che, negli anni, ha costantemente acquisito splendidi vigneti, per un totale di 45 ettari vitati. Quattro gli appezzamenti in posizioni diverse e ben distinte: il “Pietradonice” a Castelnuovo dell’Abate, “Le Cetine” a Sant’Angelo in Colle, il “Cerretalto” ed il “Fiesole” nei pressi dell’omonimo casolare di fronte a Montalcino. Di pari passo al miglioramento qualitativo delle uve, è seguita la sempre maggiore attenzione e cura in cantina, partendo dalla vinificazione per continuare nell’uso di legni di diversa origine e dimensione. L’enologo di Casanova di Neri è Carlo Ferrini, uno dei più famosi e quotati in Italia. L’azienda produce, in totale, 175.000 bottiglie, tra Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino e Sant’Antimo.
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