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WINENEWS LEGGE “MEMORIE DI UN ASSAGGIATORE DI VINI”, LIBRO FIRMATO DA DANIELE CERNILLI, CONDIRETTORE DEL GAMBERO ROSSO E CURATORE DELLA GUIDA VINI D’ITALIA … LE CLASSIFICHE NEL LIBRO DI CERNILLI: “I 50 VINI DA SBALLO” E I “VINI DELL’ARCA”

Italia
Daniele Cernilli

Freschissimo di stampa è arrivato in questi giorni in libreria “Memorie di un assaggiatore di vini” di Daniele Cernilli, condirettore del Gambero Rosso e curatore della Guida Vini d’Italia Gambero Rosso-Slowfood, di cui vi diamo conto della lettura. Si tratta di un agile volumetto, scritto in larga parte in prima persona, in cui l’autore si presenta praticamente “senza veli”. L’impianto fondamentale del libro è giocato sull’alternanza di una sobria autobiografia (esente da qualsiasi traccia di auto-celebrazione e svolta soprattutto nei primi due capitoli) e una garbata storia del vino (senza pretese manualistiche o enciclopediche, ma precisa e puntuale nei suoi “snodi” fondamentali) intrecciata ad un ricchissimo bagaglio di ricordi (e di aneddoti anche molto divertenti), concludendosi con una piccola lezione di degustazione (capace, senza essere mai presuntuosa, di contenere quasi trent’anni d’esperienza), passando per “Cinquanta vini da sballo” e per “I vini per l’arca” (che qui di seguito alleghiamo).
E’ forse proprio questa felice fusione tra ricordi, esperienze personali e vicende che ormai fanno parte della storia (almeno di quella enologica), il tratto peculiare e caratteristico di questo libro e l’elemento di discontinuità con gli altri testi di contenuto enoico. Un elemento di discontinuità che lo rende un libro non solo per “specialisti”. Chi di vino non ne capisce molto potrà, infatti, godersi le pagine di “Memorie di un assaggiatore di vini”, perché sono brillanti e scritte in un linguaggio piano, a tratti quasi colloquiale, mai intrappolato in inutili tecnicismi, ma, piuttosto, tutto teso a “mettere a proprio agio” il lettore.
Al lettore “enologicamente” più smaliziato, invece, il mondo del vino che racconta Cernilli con leggerezza, auto ironia e un certo disincanto, potrà apparire finalmente libero da quella sua aurea stereotipata, solenne e un po’ elitaria. Un libro per tutti, dunque, un libro capace, attraverso la sua raffinata semplicità, di comunicare «che il vino può essere qualcosa che rappresenta territori e costituisce una delle basi della nostra cultura materiale». Unico appunto al testo è il fatto che non tutti i lettori saranno al corrente della critica alla hegheliana Scienza della Logica di Trendelenburg …
“Memorie di un assaggiatore di vini” - 189 pagine divise in 17 brevi capitoli (“Dallo Spirito all’alcol”, “Al Gambero Rosso”, “In principio era Bordeaux”, “Robert Parker e la nouvelle vague di Bordeaux”, Champagne, il vino con le paillettes”, “I migliori Champagne della mia vita”, “La Borgogna contadina”, “Nella Langa dei grandi vini”, “I Barolo boys”, “Tra le vigne toscane”, Sassicaia e i suoi fratelli”, “Biodinamici e integrati”, California drinkin’”, “I vini del sole”, “I vini di luce”, “Cinquanta vini da sballo” e “I vini per l’arca”) più un appendice finale composta da due sezioni (“Come si assaggia il vino” e “Le parole del vino”) - costa 12 euro ed è edito da Einaudi, per la collana “Stile Libero”.

“I vini per l’arca”

Amarone della Valpolicella Vigneto di Monte Lodoletta di Romano Dal Forno
Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno
Brunello di Montalcino Il Greppo Riserva di Biondi Santi
Montepulciano d’Abruzzo di Edoardo Valentini
Bolgheri Sassicaia della Tenuta San Guido
Champagne Dom Pérignon Œnoteque della Moët & Chandon
Château Latour
Château Haut-Brion
Château Cheval-Blanc
Romanée-Conti del Domaine de la Romanée-Conti
Côte-Rotie La-Landonne di Étienne Guigal
Napa Valley Opus One

“Cinquanta vini da sballo”
Alto Adige Santa Maddalena Huck am Bach della Cantina Produttori di Bolzano
Cerasuolo di Vittoria dei Planeta
Vitiano della Falesco
Mercurey Rouge di Luc Brintet
Champagne Blanc-de-Blancs Millésimé Grand Cru di Michel Genet
Brauneberger Juffer Riesling Kabinett Trocken della cantina Fritz Haag
Potter Valley Riesling Château Montelena
Dolcetto di Dogliani Briccolero di Quinto Chionetti
Collio Tocai di Dario Raccaro
Bourgogne Chardonnay del Domaine Guy Roulot
Chianti Classico Castello di Ama
Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo di Edoardo Valentini
Bourgogne Rouge di Jean Grivot
Saint-Aubin En-Remilly di Marc Colin
Serpico dei Feudi di San Gregorio
Colle Picchioni Vigna del Vassallo di Paolo Mauro
Poully-Fuissé Terroir-de-Vergisson di Olivier Merlin
Alto Adige Gewürztraminer Nussbaumer della Cantina Produttori di Termeno
Alto Adige Sauvignon Sanct Valentin della Cantina Produttori di San Michele Appiano
Graacher Domprobst Riesling Spätlese di Willi Schaefer
Alsace Grand Cru Gewürztraminer Clos Windsbuhl del Domaine Zind-Humbrecht
Chinon Le-Varennes-de-Grand-Clos di Charles Joguet
Château Léoville-Poyferré
Gevrey-Chambertin Clos-Saint-Jacques del Domaine Armand Rousseau
Champagne Grand Cru Rosé di Egly Ouriet
Vino Nobile di Montepulciano Asinone di Poliziano
Barolo Vigna Rionda Riserva dei Massolino
Faro Palari di Salvatore Geraci
Taurasi Vigna Cinque Querce Riserva di Salvatore Molettieri
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Villa Bucci di Ampelio Bucci
South Australia Barossa Valley Run Rig di Torbrek
Napa Valley Cabernet Sauvignon Eisele Vineyard di Araujo
Napa Valley Cabernet Sauvignon Harlan Estate
Marlborough Sauvignon Blanc di Cloudy Bay
Passito di Pantelleria Creato di Salvatore Murana
Château D’Arche
Port Vintage Nacional di Quinta Do Noval
Scharzhofberger Riesling Auslese di Egon Müller
Alsace Grand Cru Pinot Gris Sélection des Grains Nobles del Domaine Weinbach
Château D’Yquem
Ribolla Anfora di Iosko Gravner
Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma di Gianni Masciarelli
Brunello di Montalcino Cerretalto di Casanova di Neri
Fontalloro della Fattoria di Felsina
Barbaresco Santo Stefano di Neive Riserva di Bruno Giacosa
Barolo Cannubi Boschis di Luciano Sandrone
San Leonardo della Tenuta San Leonardo dei Marchesi Guerrieri Gonzaga
Turriga di Franco e Pepetto Argiolas
Montevetrano della Fattoria Montevetrano di Silvia Imparato
Masseto della Tenuta dell’Ornellaia

Franco Pallini

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