Non si ferma la solidarietà del wine & food dopo i terremoti Centro Italia: dalle Donne del Vino raccolgono fondi per i pastori di Amatrice, prosciuttifici friulaini del San Daniele Dop ospiteranno quelli umbri del Prosciutto di Norcia Igp

Non si ferma la solidarietà del wine & food per le persone ed i territori colpiti dai terremoti del Centro Italia. Giovedì 24 novembre, nei ristoranti di11 Regioni del Belpaese, (dall’Abruzzo alla Basilicata, dalla Campania al Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte alla Puglia, dal Trentino Alto Adige alla Valle d’Aosta, dal Veneto al Lazio), l’associazione nazionale delle Donne del Vino (https://goo.gl/YW8qRT) organizzerà cene, offrendo i migliori vini delle proprio cantine, per raccogliere i fondi a sostegno dei pastori riuniti nel “Consorzio per la tutela e la valorizzazione de l’Amatriciano”, il pecorino tipico dei monti della Laga sull’Appennino.
“Affrontano il freddo e la paura nell’inverno del dopo terremoto per conservare una tradizione antica e preziosa - spiegano le Donne del Vino - al pari di un resto archeologico: i formaggi ottenuti, fino dall’epoca romana, dai pastori della transumanza sulla Via Salaria. Gran parte dei loro piccoli caseifici sono crollati e la lavorazione del latte si è concentrata nelle strutture consortili con grandissimi problemi anche commerciali perché nella zona terremotata il turismo non esiste più”.
“L’invito - dice la presidente Cinelli Colombini - è di partecipare alle cene contribuendo a raccogliere fondi da mettere immediatamente a disposizione di questi piccoli eroi del terremoto”.
Solidarietà nel segno della salumeria, del soccorso ai colleghi e del rispetto del lavoro, invece, quella dei produttori del Prosciutto di San Daniele Dop, che nei loro saloni di stagionatura ospiteranno i Prosciutti di Norcia Igp, provenienti dalle aziende danneggiate dal terremoto. Iniziativa comunicata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, nel cuore di quel Friuli che conosce bene, purtroppo, i danni causati da eventi sismici importanti, e che vede i produttori associati disponibili “ad ospitare uno stock di Prosciutti di Norcia Igp (stimato in circa 60.000 cosce) attualmente ubicati nei prosciuttifici umbri lesionati o distrutti, per il tempo necessario alla loro maturazione e marchiatura”. Un iniziativa per la quale è servito un intervento di legge, per altro: “in quanto prodotto Igp, è stato necessario un Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, che autorizzasse una modifica temporanea e con efficacia limitata ai prossimi 12 mesi, in deroga al disciplinare di produzione della Indicazione Geografica Protetta “Prosciutto di Norcia””, ha spiegato il Consorzio del San Daniele.