10 ARTISTI ALL’OPERA, STREET ART, VIDEO-INSTALLAZIONI, FOTOGRAFIA, POESIA DI STRADA, PITTURA E ALCHIMIE ARTISTICHE: DALL’1 AL 22 DICEMBRE A MILANO E’ DI SCENA “INTRALCI 1961-2011”, EVENTO CHE RIPERCORRE LA FRANCIACORTA ATTRAVERSO L’ARTE CONTEMPORANEA

Dalla street art alle video-installazioni, passando per la fotografia, la poesia di strada, la pittura, fino alle più originali “alchimie” artistiche, firmate da 10 artisti che interpreteranno il territorio della Franciacorta con contenuti ed espressioni differenti: ecco “Intralci 1961-2011”, mostra-evento che ripercorre, attraverso l’arte contemporanea, le tematiche e l’identità di uno dei territori del vino più famosi d’Italia, di scena alla Fondazione Mudima, a Milano, dall’1 al 22 dicembre (info: www.intralci.com).
Il progetto, che prende il nome sia dai tralci di vite che s’intrecciano tra loro e rappresentano, attraverso una metonimia, l’intero territorio della Franciacorta, sia dagli intralci dell’arte contemporanea che si fondono con la vita di tutti i giorni creando nuovi stimoli e nuovi punti di vista, è curato da Jacopo Perfetti dell’associazione culturale milanese Art Kitchen e ha per protagonisti, insieme ovviamente alla Franciacorta, 10 artisti provenienti da differenti correnti artistiche e Paesi (Italia, Francia, Polonia, Serbia, Spagna e Bolivia), accomunati da una naturale e istintiva propensione alla dialettica con i territori e con il suo pubblico. Proprio come i più noti predecessori Tullio Dandolo, Antonio Fogazzaro e Dante Alighieri si fecero suggestionare dai colori delle colline della Franciacorta, i 10 artisti hanno saputo trovare, in questo angolo di Lombardia tra le infinite distese di filari, la fonte d’ispirazione per creare un’esperienza artistica unica nel suo genere, tra opere en plein air e arte pubblica.
Così, gli artisti sono stati invitati durante l’ultima vendemmia a trascorrere alcuni giorni in Franciacorta, offrendo loro la possibilità di vivere in prima persona i luoghi, dialogare con la gente, conoscere la storia e assaggiarne i sapori caratteristici. Il risultato è stata una vera e propria “Officina della Creatività”, nata e cresciuta all’interno di Palazzo Lana di Borgonato, dove ogni artista ha potuto tradurre le proprie emozioni in arte dando vita a questa esposizione che vedrà fra le sue fila: tre tele in successione dedicate al passaggio generazionale degli ultimi 50 anni in Franciacorta, la bellezza del territorio, la degustazione di Salvatore Benintende alias Tv Boy; cinque performance calligrafiche dedicate alla bellezza dei paesaggi bucolici franciacortini, cinque luoghi differenti del territorio a cui l’artista ha dedicato un pensiero tradotto in luce di Julien Breton; un ritratto introspettivo di un tratto delle Torbiere del Sebino visto attraverso la superficie piena dell’acqua che diventa così elemento costituente della tela di Paolo Bordino (Pao); una grande tela in iuta ispirata dalla Franciacorta vista dal Santuario della Madonna della Ceriola su Montisola e firmata dall’artista Dem; una performance di “Land Art”con i confini della Franciacorta uniti da una vernice rossa di Daniele Nicolosi alias Bros; i ritratti poetici ispirati dalla stretta relazione tra suggestioni di senso e rappresentazioni attraverso le parole “Poesia”, “Rivolte”, “Spreme” e “Seme” nati da quattro suggestioni in parola “ascoltando” la Franciacorta del poeta Ivan Tresoldi alias ivan; un’opera di video-mappatura interattiva sul tema della leggerezza della fatica di Vladimir Jankovic; un reportage fotografico tra i tralci della Franciacorta di Pietro Masturzo; un murales di 12 metri di lunghezza per 3 metri di altezza su carta per rappresentare la visione dell’artista della Franciacorta e il legame tra vino, territorio e uomo di Giovanni Manzoni Piazzalunga e, infine, un’installazione con merletti tra i vigneti del territorio, una grande ragnatela bianca elegantemente ricamata tra i filari delle vigne, piccole sculture in argilla nate e realizzate all’interno di vecchie crepe o di segmenti di strada di NeSpoon.