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182 MILIONI DI EURO DI FATTURATO, CON UN UTILE NETTO DI 5 MILIONI (+6%). CAVIT, IL COLOSSO TRENTINO DELLA COOPERAZIONE, SPIEGA LA STRADA DEL SUCCESSO: “IL SEGRETO? L’EXPORT VINCENTE” …

182 milioni di euro di fatturato, con un utile netto di 5 milioni (+6% su giugno 2006/maggio 2007), con +11 milioni di euro, un forte miglioramento della posizione finanziaria netta (una riduzione del debito di oltre 37 milioni di euro, che oggi è di 13 milioni di euro), 21 milioni di euro di investimenti programmati nei prossimi tre bilanci: sono le cifre di Cavit, il colosso trentino della cooperazione (che raggruppa 11 cantine sociali e conta 4.500 viticoltori associati), che oggi, nell’assemblea dei soci, ha spiegato la sua strada del successo, con un segreto: l’export vincente.

“Tante le ragioni di questi brillanti risultati: l’ottima performance - si legge nella nota stampa Cavit - dei prodotti proposti sui mercati internazionali che tendono a diversificare l’introduzione di molteplici vitigni fra i quali Pinot Noir, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, oltre a Pinot Grigio, che continua a dominare le vendite internazionali; anche il mercato nazionale, sebbene afflitto da lungo tempo da un generalizzato scarso dinamismo e una riduzione complessiva dei consumi, ha dato soddisfazioni alla cantina, con un mantenimento dei volumi di vendita; i premi enologici e i riconoscimenti produttivi ottenuti confermano la serietà e la determinazione della cantina, da sempre attenta alla ricerca costante della qualità. Così l’orientamento all’eccellenza ha trovato riscontro nella composizione del fatturato (i vini doc pesano per circa il 55%; il 40% è coperto dai vini Igt; il 5% è rappresentato dai vini da tavola)”.

L’alleggerimento dei debiti finanziari con le banche rappresentano soprattutto una garanzia per la cantina di un’importante indipendenza finanziaria, oltre ad una nuova potenzialità di credito per finanziamenti futuri, volti all’ulteriore crescita di Cavit.

Nell’assemblea dei soci (ma nel momento di partecipazione pubblica) l’assessore all’agricoltura della Provincia di Trento Mellarini ha fatto richiesta di sapere a che punto è l’acquisizione di Mionetto (uno dei marchi più conosciuti di Prosecco, ndr), emersa in questi giorni in forma di rumors su qualche quotidiano: il presidente di Cavit Adriano Orsi ha risposto che “molti sono i progetti che bollono in pentola, ma che tutte le eventuali scelte strategiche e commerciali e di acquisizioni sono rimandate al cda Cavit”.

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