2010, L’ANNO DELLA SVOLTA DEL VINO ITALIANO: GIRO D’AFFARI A +6%, E ANCHE LE VENDITE NEL BELPAESE TORNANO A DARE SEGNALI DI CRESCITA. LO DICE LA CLASSIFICA DE “IL MONDO” FIRMATA DA ANNA DI MARTINO SULLE MAGGIORI IMPRESE ENOICHE TRICOLORE

Il 2010 è stato l’anno della svolta, con una ripresa consistente del giro d’affari totale del mercato, di oltre il 6%, che ha superato il 9% sui mercati esteri. Anche le vendite in Italia non hanno più il segno meno è hanno girato la boa con un progresso del 3%, mentre il 2011 si è aperto con incoraggianti segnali di ulteriore ripresa. In questa cornice vincono però le aziende ben strutturate, con un forte marchio e una buona organizzazione, mentre tutte le altre continuano a fare molta fatica. La tradizionale classifica de “Il Mondo”, settimanale del “Corriere della Sera”, firmata dalla giornalista Anna di Martino, prendendo in considerazione le maggiori imprese vinicole italiane, con più di 10 milioni di fatturato (in edicola da venerdì 8), rivela che le aziende che hanno registrato un incremento del fatturato totale superiore al 10%, ben maggiore della media di mercato, sono Umberto Cesari (che svetta con +24,5%), Masi, Zonin, Genagricola,Viticoltori friulani La Delizia Marchesi di Barolo, Polo vino gruppo Campari, Barone Ricasoli, Bisol, Piccini, Marchesi Antinori, Marchesi de’ Frescobaldi, Settesoli, Banfi, Cinzano, Fratelli Martini e Giordano. Si nota, relativamente al solo mercato interno, anche la forte crescita di Toso. Passando dal fatturato alla capacità di produrre reddito, quali sono le cantine che hanno registrato i più interessanti margini operativi? La top ten 2010, che comprende i marchi che vantano un rapporto tra ebitda (margine operativo lordo) e fatturato superiore al 20%, vede al vertice la Marchesi Antinori (37,7%), seguita dalle Cantine Ferrari della famiglia Lunelli, Masi, Santa Margherita, Argiolas, Marchesi de’ Frescobaldi, Cusumano (una delle new entry della classifica), Barone Ricasoli, Ruffino, Mastroberardino.