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2023 al giro di boa: il Liv-ex 1000 perde il 6,8% da inizio anno. Resiste l’Italy 100: -3,4%

Il Liv-ex 100 giù del 6,2%, nel solo mese di giugno l’indice dei vini italiani ha perso l’1,3%
Bordeaux, BORGOGNA, CHAMPAGNE, FINE WINE, ITALY 100, LIV-EX, LIV-EX 1000, Mondo
Gli investimenti in fine wine

Il 2023, al giro di boa, non riesce ad invertire la rotta, costantemente negativa, del mercato secondario dei fine wine, che dopo anni di grande crescita stanno vivendo un lungo momento di calo. Il Liv-ex Fine Wine 1000, l’indice che misura l’andamento dei vini da investimento di tutto il mondo, segna a giugno un calo del 2,1%, leggermente meglio del -2,4% registrato a maggio, ma da inizio anno il dato è decisamente più preoccupante: -6,8%. 

Il Liv-ex 100, ossia l’indice di riferimento del mercato, che monitora l’andamento delle 100 etichette più scambiate del momento (tra cui il Barolo 2017 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2016 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2018 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2013 e 2014 di Giacomo Conterno, il Masseto 2018 e 2019 e l’Ornellaia 2018 di Frescobaldi, il Brunello di Montalcino 2017 di Poggio di Sotto, il Sassicaia 2017, 2018 e 2019 di Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2018 e 2019 di Antinori ed il Redigaffi 2019 di Tua Rita), perde il 2,9% su base mensile ed il 6,2% da inizio anno. 

Male anche il Liv-ex 50, che monitora i Grands Cru di Bordeaux, che segna il -2,4% in giugno ed il -6,1% da inizio anno, riflettendo, nel complesso, le difficoltà dell’economia globale, che dettano una certa prudenza anche negli investimenti. Tra i sottoindici del Liv-ex 1000, il più resiliente si conferma l’Italy 100, che a giugno limita il negativo al -1,3%, che diventa -3,4% da inizio anno. Andamento simile per il Bordeaux 500, che perde l’1,6% a giugno ed il 3,6% da inizio anno. All’opposto, si fa verticale il crollo del Rhone 100, che segna il -3,1% su base mensile ed il -15% da inizio anno. Male anche lo Champagne 50, che lascia sul terreno, da inizio anno, il 10,3%, e l’1,3% a giugno. Non fa molto meglio il Burgundy 150, che perde il 2,8% a giugno e l’8,3% da inizio anno. -2,4% su base mensile e -8,1% da inizio anno per il California 50, e -1,9% a giugno e -8,5% da inizio anno per il Rest of the World 60.

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