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VINO E AFFARI

21 le cantine italiane che superano i 100 milioni di euro di fatturato, Lunelli e Vi.Vo. “new entry”

Le anticipazioni dell'indagine di Anna Di Martino per il “Corriere della Sera”. Riunite-Giv n. 1 assoluto, tra i privati al top Fratelli Martini
ANNA DI MARTINO, CANTINE, FATTURATI, vino, Italia
Salgono a 21 le cantine con fatturati oltre 100 milioni di euro in Italia

Da 19 a 21: entrano due nuove aziende nel gruppo di cantine con più di 100 milioni di fatturato, che dominano il mercato italiano del vino. Le new entry sono il Gruppo Vi.V.O cantine con 101,9 milioni frutto di una crescita del 19,7% (migliore performance del gruppo) e il Gruppo Lunelli con 101 milioni. Il consolidato del gruppo che possiede le Cantine Ferrari comprende il marchio Bisol, le Tenute Lunelli (produzione di vini fermi in Trentino, Toscana e Umbria), la grappa Segnana, l’acqua Surgiva e la Locanda Margon, tutte aziende controllate dalla capogruppo Lunelli.
L’anticipazione della classifica delle maggiori aziende vitivinicole italiane realizzata dalla giornalista Anna Di Martino per L’Economia del “Corriere della Sera” (oggi in edicola) riguarda quest’anno 21 imprese che rappresentano complessivamente 3,7 miliardi di fatturato, 2,4 miliardi di export e 1,3 miliardi di bottiglie.
Sui primi due gradini del podio ci sono due big della cooperazione: le Cantine Riunite con un consolidato di 615 milioni alimentato per la gran parte dal controllato Giv-Gruppo Italiano Vini, e la Caviro che si presenta con 235,8 milioni di incassi relativi alla sola area vino.
Complessivamente il mondo cooperativo si aggiudica 9 posti,
uno in più dello scorso anno, a dimostrazione di un impegno crescente e determinato, capace di fare alleanze, più di quanto non stia avvenendo tra privati. Tra le iniziative più importanti c’è quella della romagnola Terre Cevico (quattordicesima con 131,2 milioni) che ha acquistato le veneta Montresor, trovando anche due compagne di cordata: la coop Valpantena e la coop Vitevis.
Al settimo e all’ottavo posto i due Consorzi trentini Cavit e Mezzacorona che quest’anno si sono scambiati la posizione, mentre sono in Veneto la Cantina di Soave (sfoggia un incremento superiore al 19%), La Marca vini e Spumanti e Collis Veneto wine group.
Sono 12, invece, le cantine di privati. Primo di “categoria”, e al terzo posto assoluto, con 220 milioni, sale la Fratelli Martini, il maggiore imbottigliatore italiano. Al quarto Marchesi Antinori si presenta con 213,6 milioni che riguardano il solo core business vino. Il consolidato della maison toscana sale a 235 milioni considerando anche la Biserno (azienda vitivinicola in società con Ludovico Antinori) e l’attività di ristorazione.
Con 202 milioni di fatturato è la volta della Zonin 1821 oggi partecipata con il 36% dalla 21 Investimenti di Alessandro Benetton: l’operazione più significativa del mercato 2018. Scavalca due posti e si piazza al sesto posto la Casa vinicola Botter Carlo che presenta tassi di sviluppo superiori alla media e opera essenzialmente all’estero. Si consolidano al 9 posto Enoitalia della famiglia Pizzolo e al decimo il Gruppo Santa Margherita dei fratelli Gaetano, Luca, Stefano e Nicolò Marzotto che chiude l’anno con ulteriori investimenti e una crescita importante della proprietà viticola. A quota 11 l’Italian wine brands quotata all’Aim e a quota 15 la Marchesi Frescobaldi che guadagna posti in graduatoria e archivia un anno con una crescita a due cifre (13,81%). In crescita anche Ruffino, braccio italiano della Constellation Brands che scavalca il Mondodelvino Group. A quota 19 la Schenk , satellite italiano dell’omonimo gruppo svizzero: la flessione del fatturato è conseguenza di un cambio di strategia commerciale che ha deciso di puntare su marchi propri a più alto valore aggiunto. Fin qui le 21 over 100. Ma altre aziende stanno scaldando i motori: prima di tutte Villa Sandi, titolare di un fatturato di 93,5 milioni. La realtà veneta di Giancarlo Moretti Polegato ha infatti appena comprato Borgo Conventi, azienda storica del Collio con 30 ettari di vigneti e una produzione di 300.000 bottiglie tra bianchi e rossi friulani.

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