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47,5 CONTRO 47,3 MILIONI DI ETTOLITRI DI VINO: PER LA COLDIRETTI SE SARA’ CONFERMATO IL SORPASSO SULLA FRANCIA NELLA VENDEMMIA 2010, L’ITALIA SI APPRESTA A DIVENTARE IL PRIMO PRODUTTORE MONDIALE DI VINO. FOCUS: I NUMERI DEL VINO

L’Italia si appresta a diventare il primo produttore mondiale di vino se sarà confermato il sorpasso sulla Francia nella vendemmia 2010, grazie una produzione nazionale in aumento fino al 5% rispetto al 2009, su valori superiori a 47,5 milioni di ettolitri contro i 47,3 milioni di ettolitri previsti per i “cugini” d’Oltralpe da FranceAgriMer. A dirlo è la Coldiretti, che, ricorda, nel 2009 il raccolto francese è stato pari a 46,7 milioni di ettolitri superiore a quello italiano, fermo a 45,4 milioni di ettolitri, secondo l’Istat.

Per la Coldiretti si tratta di un risultato importante per un settore dove trovano oggi opportunità di lavoro 1,2 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, con ogni grappolo raccolto in campagna che è in grado di attivare ben 18 diversi settori. Il successo del vino italiano, infatti, fa crescere anche le attività indotte che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione.

“Come lo era durante la fase di crescita economica il vino rappresenta l’unico modello da replicare anche in una situazione di crisi della quale, nonostante le difficoltà, il vitivinicolo made in Italy risente meno di quello di altri Paesi e meno degli altri settori produttivi in Italia, perchè esprime i valori dell’identità e del legame con il territorio che nel mercato globale sono vincenti rispetto all’omologazione”, afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare “la dinamicità di un settore che, grazie alla crescita economica ed occupazionale, è una risorsa per l’intero made in Italy per il quale svolge una funzione da traino sui mercati nazionale ed internazionale”.

In particolare, spiega la Coldiretti, in Italia ci sono 250.000 aziende agricole con vigneti che offrono occupazione a 200.000 lavoratori dipendenti, dei quali 20.000 extracomunitari: nel solo distretto di Montalcino lavorano immigrati di 44 diverse nazionalità. Di queste ben 21.600 aziende agricole vendono direttamente il proprio vino ai consumatori, mentre le altre lo cedono alle 35.000 aziende imbottigliatrici presenti in Italia, che impiegano operai, agronomi, enologi, responsabili di marketing, informatici e wine manager. Sono però anche le attività legate all’indotto meno tradizionali ad avere avuto, secondo la Coldiretti, una vera “esplosione” negli ultimi dieci anni, con la nascita del fenomeno dell’enoturismo che ha realizzato nel 2009 un fatturato di 1,8 miliardi di euro “muovendo” sei milioni di turisti con un incremento del 20%, anche grazie a 150 Strade del Vino e oltre 500 Città del Vino. Il vino ha raggiunto un fatturato superiore ai 9 miliardi di euro dei quali 3,5 realizzati grazie all’esportazione sui mercati comunitari ed internazionali.


Focus - I numeri del vino

- lavoro a 1,2 milioni di persone;

- 250.000 aziende agricole;

- 200.000 lavoratori agricoli stagionali;

- oltre 20.000 lavoratori immigrati;

- 35.000 aziende imbottigliatrici;

- 21.600 aziende agricole che vendono direttamente il vino;

- fatturato di 1,8 miliardi di euro per l’enoturismo nel 2009 che “muove” 6 milioni di turisti con un incremento del 20%.

Fonte: elaborazioni Coldiretti su dati vari

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