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7 GIOVANI SU 10, DAI 18 AI 24 ANNI DI ETA’, ESCONO LA SERA PER APERITIVI, CENE E SERATE, MA NELLA “MOVIDA” NOTTURNA, CAUSA CRISI DA UN LATO E ETILOMETRO DALL’ALTRO, IL CONSUMO DEGLI ALCOLICI DIMINUISCE: ECCO LO STUDIO GFK EURISKO PER SILB-FIPE

Italia
Giovani ... Aperitivi, cene e serate a base di wine & food

Sette giovani su 10 dai 18 ai 24 anni escono spesso la sera per aperitivi, cene o serate danzanti. Una “movida” notturna che non cala, anche se scemano i consumi e persino la durata della notte si riduce, effetto anche della crisi economica. Sono i risultati dello studio “Come cambia la notte: i giovani ed il mondo dell’intrattenimento” di Gfk Eurisco presentato oggi al convegno sul tema promosso dalla Silb-Associazione italiana imprese di intrattemimento da ballo e di spettacolo della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

In particolare, secondo lo studio, in Italia il 43% di un campione rappresentativo di italiani dai 18 ai 64 anni, dichiara di aver frequentato, nell’ultimo mese, almeno un locale per l’aperitivo serale o per la cena o per la serata /notte. Considerando i 18-44 anni tale dato sale al 54% (in un mese). Ma i maggiori frequentatori di locali, soprattutto della serata dopo cena o notte sono i giovanissimi dai 18 ai 24 anni (69% in un mese fra aperitivi, cena e notte). La volontà dei giovani di uscire ed incontrarsi fisicamente, insomma, è sempre forte. Anzi, la socializzazione virtuale, pur essendo ormai una realtà rilevante della vita dei giovani, sembrerebbe intensificare - parallelamente - il desiderio di una socializzazione più autentica.

Il fenomeno è maggiormente presente nelle grandi città del Nord. Persino i gestori di discoteche raccontano di cambiamenti di format che implicano la soddisfazione del bisogno di socializzazione dei clienti, con piste da ballo ridotte per fare spazio a zone salotto e a punti bar più numerosi (almeno nelle discoteche di città). E se gran parte dei locali su suddivide in due grandi categorie (bar e disco) parallelamente cominciano a crescere i locali “ibridi” che si pongono l’obiettivo di soddisfare bisogni diversi (aperitivo, cena, musica dal vivo, ballare, mostre, eventi).

Il mondo dei locali notturni, insomma secondo lo studio, è in continuo mutamento: dai bagni delle coste marine che di notte diventano “street bar” ai banchetti del pesce o panetterie che nottetempo diventano locali di aggregazione, fino al “one night”, il trend più nuovo, cioè un’unica notte organizzata in un posto originale (hangar di Linate, studi televisivi, case di moda) e che non si ripeterà. L’aperitivo serale nei locali rimane un must, anche se ha declinazioni diverse nelle differenti aree d’Italia: nei grandi centri del Nord e Centro (Torino, Milano e Roma) è accompagnato da cibo; mentre in Nord est e Sud è accompagnato da stuzzichini più tradizionali e scarni. In ogni caso, la nottata finisce prima, si frequentano meno locali e si consumano meno alcolici. Questo, secondo la ricerca, per colpa della crisi, ma anche per i controlli sulle strade. Anche se, ovviamente, le notti trasgressive non mancano, ma sembrano essere maggiormente concentrate in certi locali o zone: discoteche classiche fuori città, rave party, discoteche al mare, forte concentrazione in certe aree come la Romagna.

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