“Introdurre il vino di qualità nel menù degli ospedali”: l’idea è del medico e sottosegretario alla Sanità Antonio Guidi e del professor Giorgio Calabrese, docente di nutrizione umana all’Università di Torino e all’Università cattolica di Piacenza. L’interessante proposta è arrivata dal convegno “Vino e Salute”, organizzato dall’Enoteca del Piemonte, al Salone del Vino di Torino. Antonio Guidi ha ricordato che “il vino di qualità è opportuno che sia inserito nei menu degli ospedali, come è opportuno defiscalizzare ed incentivare le aziende che destinano investimenti nella comunicazione quando gli stessi sono specificatamente indirizzati all’informazione e alla formazione del consumatore”. Sempre nel convegno scientifico, il professor Giorgio Calabrese ha sottolineato gli effetti salutistici conseguenti ad un sano e corretto utilizzo di questo prodotto: “recenti studi personali, condotti personalmente su vini rossi di qualità, stanno portando alla verifica che un corretto consumo del vino può avere effetti benefici sui disturbi legati alla menopausa ed alle fibre muscolari (nel vino, infatti, c’è uno zucchero particolare, RG2, che aiuta le fibre muscolari, dando più potenza al tono muscolare)”.
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