“Tappo e tappatura” è di sicuro l'argomento importante e di difficile risoluzione per l’enologia mondiale, che vede, da una parte il forte aumento della domanda di vino imbottigliato, e, dall’altra, la scarsa reperibilità di sughero, che spesso (e sempre più) non è ai massimi livelli di qualità. C’è poi la forte ascesa del consumo dei tappi di plastica, soprattutto per vini da consumare entro un breve periodo (il Novello, ad esempio). Di tutto questo si parlerà ad un convegno nazionale a Rocca d’Arazzo, nell’Astigiano, il 20 aprile, dove l’organizzazione, l’OICCE ( www.oicce.it ), ha chiamato ricercatori e tecnici di Francia, Italia, Spagna per presentare i più recenti risultati su ricerche rivolte all'utilizzo ottimale dei tappi di sughero e di materiali sintetici. Si tratta insomma di un “vertice” importante per le prospettive dei viticultori e dei consumatori, dove si analizzeranno le particolarità e prospettive dei materiali innovativi per i tappi, la microbiologia del tappo di sughero, l’influenza dei tappi di materiale plastico sugli aromi del vino, i capitolati di acquisto dei tappi, i metodi di tappatura in assenza di ossigeno, la tracciabilità dei tappi e delle bottiglie riempite.
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