Lanciare contratti a termine sul vino: questa l'ipotesi che la Borsa di Parigi sta valutando per rilanciare il Matif, la borsa specializzata nei derivati finanziari. Il piano sarebbe ancora nelle fasi preliminari, ma la sua totale attuazione migliorerebbe la possibilità di Parigi di sfidare il dominio della Borsa di Chicago sul commercio delle commodity agricole. Favorevole il parere di Parsi Bourse, la sosietà che gestisce i mercati francesi delle azioni e dei derivati. Le borse merci di Londra e Chicago, infatti, non potrebbero facilmente competere con Parigi sul vino. Il primo contratto potrebbe essere concluso entro quest'anno, relativo ai più grandi bordeaux (questa regione è la più prestigiosa e vale 15.000 miliardi di franchi) e ad una cassa di dodici bottiglie di novello, consegnabili a scadenza di 32 mesi dopo vinificazione, maturazione ed imbottigliamento. Secondo Paris Bourse, i produttori ed i negozianti potrebbero così proteggersi dalle brutali variazioni di prezzi. Questo progetto, denominato "Wine Future Exchange", che dovrebbe concretizzarsi al più presto a causa della moltiplicazione dei siti Internet di vendita diretta del vino.
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