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IL VINO IN CIFRE (OIV): LA PRODUZIONE NELL’UNIONE EUROPEA E NEL MONDO (ANNO 1998)

In Europa, nel 1999, sono stati prodotti 180 milioni d’ettolitri di vino, contro i 166 milioni del 1998 e i 163 del 1997. La qualità riscontrata è mediamente buona.

FRANCIA

La produzione (comprensiva di vino, mosti, succhi d’uva e cali di concentrazione) per il 1999 è stimata in 61 milioni d’ettolitri, quantitativo superiore del 12% rispetto a quello del 1998 (54,3 milioni) e del 10% al 1997 (55 milioni). Le stime indicano in 26 milioni d’ettolitri i vini a Vqprd e in 23 milioni i Vin du pays; la rimanente quota é destinata ad altri fini.

SPAGNA
Le stime indicano in 34 milioni d’ettolitri la produzione complessiva.
Un quantitativo uguale a quello dello scorso anno ed inferiore dell’8% rispetto al 1997. I vini a Vqprd si attestano sugli 12 milioni d’ettolitri.

GERMANIA
Nel 1999, la produzione raggiunge i 13 milioni d’ettolitri di vino,
superiore di circa il 21% rispetto a quella dello scorso anno (10,7 milioni) e del 40% rispetto alla media dell’ultimo quinquennio (9,3 milioni) dell’ultimo quinquennio. Come sempre la quasi totalità della produzione é Vqprd; infatti, solo 1,5 milioni ettolitri verranno qualificati come vino da tavola.

PORTOGALLO
Dopo il brusco calo fatto registrare nella passata campagna (3,6 milioni), il Portogallo stima la propria produzione in 7 milioni di ettolitri di vino, in linea con la media degli ultimi dieci anni. I vini Vqprd si attestano intorno ai 3,5 milioni d’ettolitri.

GRECIA
Produrrà una quantità di vino di poco inferiore rispetto a quello dello scorso anno. La stima è di 2,8 milioni d’ettolitri il 27% in più rispetto alla media fatta registrare nell’ultimo triennio. I vini Vqprd assommano a 2 milioni di ettolitri.

AUSTRIA
Come la Germania, anche per questo Paese, il 1999 rappresenta un’annata quantitativamente buona. La produzione si attesta sui 2,8 milioni d’ettolitri, il 27% in più rispetto alla media fatta registrare nell’ultimo triennio, da quando l’Austria fa parte dell’Unione Europea. I vini a Vqprd sono pari a 2 milioni di ettolitri.

ALTRI PAESI UE
Negli altri Paesi dell’Unione Europea, Lussemburgo, Belgio e Regno Unito la produzione di vino si attesta sui 200.000 ettolitri complessivi, così suddivisi: Lussemburgo 183.000 ettolitri, Regno Unito 15 mila ettolitri, Belgio, 2.000 ettolitri.


IL VINO IN CIFRE: LA PRODUZIONE NEL RESTO DEL MONDO (ANNO 1998)
Secondo l’ultimo dato rilevato (1998), la produzione mondiale di vino risulta pari a 262 milioni ettolitri, il 64% della quale concentrata dell’area dell’Unione Europea (168 milioni di ettolitri). La produzione totale dei Paesi vitivinicoli extra Unione Europea (dati Office International de la Vigne et du Vin-OIV) è stata, sempre nel 1998, pari a 94.000.000 ettolitri: 12.681.000 ettolitri prodotti dall’Argentina, 18.643.000 ettolitri dagli USA, 10.000.000 ettolitri dal Sud Africa, 5.840.000 ettolitri dall’Australia, 7.663.000 ettolitri dalla Romania, 4.188.000 ettolitri dalla Ungheria, 4.300.000 ettolitri dalla Cina.
I consumi pro capite (dati 1997, OIV), prendendo in considerazione le aree mondiali più significative, sono generalmente in contrazione sul piano quantitativo ma in ascesa sotto il profilo qualitativo: per quanto riguarda l’Unione Europea, dai 60 litri della Francia ai 38 litri della Spagna, ai 32 litri dell’Austria, ai 31 litri della Grecia, ai 27 litri della Danimarca, ai 13 litri del Regno Unito, ai 7 litri dell’Irlanda, ai 23 litri della Germania, ai 59 litri del Portogallo, ai 50 litri del Lussemburgo, ai 13 litri della Svezia; nel Resto del Mondo, si va dai 41 litri dell’Argentina, ai 41 della Svizzera, ai 31 dell’Uruguay, ai 30 dell’Ungheria, ai 31 della Romania, ai 18 dell’Australia, ai 10 litri della Nuova Zelanda, ai 9 litri del Sud Africa, ai 16 litri del Cile, ai 8 litri degli Stati Uniti ed ai 7 litri del Canada.


LA CLASSIFICA DEI VITIGNI NEL MONDO
Secondo i dati raccolti negli ultimi anni dai principali organismi internazionali sulle superfici complessive, si può redigere la classifica dei vitigni più diffusi sia nel Vecchio Continente che nel resto del mondo. Con 423.000 ettari il più diffuso é l’Airen coltivato prevalentemente, per la sua particolare resistenza alla siccità, in Spagna dove rappresenta un terzo del patrimonio viticolo ed é l’ingrediente principale nella produzione di brandy. Buon secondo é il Garnacha, diffuso in Spagna e Francia (dove si chiama Grenache). Dà un’uva con acino nero e polpa bianca da cui si ricavano ottimi rossi e rosati. Il terzo vitigno più diffuso é il Carignan, originario di Aragon (Spagna), varietà assai diffusa in Francia (il rapporto é cinque ad uno rispetto allo Chardonnay), dove é coltivato ad alberelli nodosi, per il fatto che germogliando tardi é meno soggetto alle eventuali gelate primaverili. Conosciuto in Italia come Carignano e coltivato principalmente nel Lazio ed in Sardegna, questo vitigno, ribattezzato Carignane, é stato esportato nelle regioni calde della California, in Messico, Argentina, Cile, Uruguay. Il Trebbiano, quarto per superficie coltivata (203.000 ettari in tutto il mondo), é in assoluto il vitigno da cui si ricava la maggiore quantità di vino. Varietà a bacca dorata, quasi ambrata, é particolarmente diffuso in Francia ed Italia. Nel nostro Paese é più coltivato del Sangiovese e fornisce un terzo dell’intera produzione di vini bianchi; vanta, inoltre, un altro primato: é il vitigno più citato nei disciplinari di 80 vini Doc. Nell’ordine, seguono vitigni di grande prestigio come Merlor, Cabernet e Sauvignon (questi ultimi due diffusi, oltre che in Francia e Italia, anche in Bulgaria e Stati Uniti). Prima di trovare vitigni assai familiari agli appassionati di vino di tutto il mondo, come lo Chardonnay (varietà viticola originaria della Borgogna) ed il Sangiovese (vite di antichissime origini, autoctona della Toscana, componente primario dei principali vini rossi di qualità, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, ed esportato dagli emigranti italiani prima in Argentina, provincia di Mendoza, e poi in California, nella Napa Valley), fra i vitigni più diffusi al mondo, si trovano varietà meno note come il Rkastsiteli, molto diffuso in Georgia, Russia, Ucraina, Bulgaria, il Monastrell, il Robal e il Tempranillo, diffuso in Spagna, Francia e Portogallo.


Fonte: Ufficio Stampa Vinitaly 2000

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