Veronafiere e il Movimento Turismo del Vino stringono un’alleanza: l’obiettivo è fare di Wineday il punto d’avvio dello sviluppo di un progetto su enoturismo e Italia.
La riscoperta del fascino e delle suggestioni delle bottiglie di qualità e dei loro territori d’origine, la degustazione di vini d’eccezionale pregio e di piatti dai sapori unici, la conoscenza dei segreti di vigne magiche, paesaggi da sogno, tesori d’arte e di cultura ed architetture sublimi. Tutto questo sarà il Wineday 2000, un evento mondiale nei luoghi deputati al vino, sempre più miracolo del made in Italy nel mondo insieme alla moda.
Il Wineday 2000 (in calendario il 28 maggio), nato dalla creatività italiana ed esportato in otto Paesi (Usa, Sud Africa, Cile, Australia, Giappone, Argentina, Uruguay, Slovenia), è ormai un evento mondiale come San Valentino: “è una giornata - commenta Donatella Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino - dedicata agli innamorati dei vini di pregio e agli amanti della natura, della cultura e della buona tavola. Ma è anche un momento di vera e solidale alleanza di produttori per promuovere la cultura del vino e per recuperare i valori della ruralità. Il vino è, infatti, la migliore espressione complessiva di un territorio, della sua cultura, dell’ambiente, ma anche stratificazione della civiltà”.
“Il Wineday (che, nel ’99, ha interessato 1 milione di enoturisti, soprattutto “under 35”) - aggiunge Maurizio Pescari, coordinatore eventi del Movimento Turismo Vino - ha contribuito a diffondere la cultura del vino ed a portare nello stile di vita delle giovani generazioni il “berebene”, ha suscitato la curiosità dei turisti verso i prodotti agroalimentari del territorio e quelli in via d’estinzione, ha coniugato il concetto di vacanza a quello di benessere ed il piacere del vino con il piacere del buon vivere”.
Il 28 maggio, dunque, i turisti del vino potranno, nei loro viaggi dall’alto valore enogastronomico e culturale, partecipare a seminari e degustazioni, assaggi di prodotti tipici ed incontri con le cucine regionali, visite ai musei del vino, delle etichette, d’artigianato enoico e di civiltà contadina, mostre d’arte, eventi musicali, treni d’epoca a vapore, caccia al tesoro e giochi antichi. In Italia, inoltre, anche quest’anno, i turisti del vino potranno effettuare degustazioni con un particolare bicchiere (da acquistare direttamente nelle cantine) che permette di unire l’amore per la cultura enologica al piacere della solidarietà: il ricavato dell’iniziativa benefica sarà devoluto totalmente all’Associazione Nazionale per la Sclerosi Multipla (info su Wineday: www.wineday.org o segreteria nazionale Movimento Turismo Vino: 0742/344214).
L’Italia è arrivata tra gli ultimi in questo comparto del turismo, ma propone adesso le iniziative più innovative, che non esistono in altre parti del mondo, oltre che una decisa accellerazione verso la qualificazione dell’accoglienza in cantina e nei distretti del vino. In questo contesto, s’inserisce l’alleanza realizzata dal Movimento del Turismo del Vino con VeronaFiere, che ha come obiettivo quello “di valorizzare i territori del vino nell’immenso mercato turistico internazionale”. Le sinergie organizzative e di comunicazione con VeronaFiere sono aspetti fondamentali per lo sviluppo di prospettive economiche e occupazionali del vino italiano e dei suoi territori e per il miglioramento dell’immagine: il vino è ormai, del resto, un’occasione di promozione nello stile e nella qualità della vita; è un pretesto per alimentare la fantasia alla scoperta di territori, esplorazioni di cantine, ricerca di prodotti, assaggio di cucine, convivialità inattese.
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