Sarà un satellite a dirci quando è l’ora della vendemmia, quando i grappoli sono al punto giusto di maturazione. L’occhio umano che nelle campagne per millenni si è esercitato a fissare la data di inizio della raccolta verrà presto sostituito da un occhio tecnologico. Parte dalle vallate californiane quello che per ora è solo un esperimento.
Ad offrire le terre è un industriale vitivinicolo californiano, Robert Mondavi, che dal 1966 produce e commercializza i suoi vini nella Napa Valley. La sua azienda è quotata al Nasdaq, il mercato dei titoli tecnologici statunitensi e la tecnologia è di casa nelle vallate della California. Sulle sue terre passerà un aereo a 5000 metri d'altezza, un velivolo messo a disposizione dall’Arms Research Center della Nasa.
Non è ancora il satellite, ma il principio di partenza è lo stesso: scattare immagini dall’alto per osservare ciò che l’occhio nudo non può cogliere. L’elaborazione dei dati raccolti ad alta quota porterà alla creazione di un "indice vegetale", una foto dello stato di salute delle vigne e del loro grado di maturazione ricavata dalla percentuale di clorofilla contenuta. "Questa tecnica - spiegano alla Nasa - consentirà ai viticoltori di scegliere dove e soprattutto quando raccogliere l’uva, con uno scopo ben preciso: produrre vino della migliore qualità possibile. E per il prossimo raccolto l’operazione potrebbe raggiungere livelli tecnologici ancora più sofisticati, grazie ad immagini via satellite".
A fornirle sarà un’azienda Usa specializzata nella rilevazione d'immagini via satellite, la Space Imaging del Colorado, che inizierà la raccolta sistematica di foto, per poi rivenderle sul mercato. Quello messo in piedi sarà il primo satellite con uso esclusivamente agricolo, spiegano alla Nasa.
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