- La produzione di spumante italiano è di 250 milioni di bottiglie, di cui circa 230 milioni, con metodo Charmat, e 20 milioni circa, con metodo Classico.
- Il business dello spumante, nel '99, è stato stimato in 1.200 miliardi di lire. Di media, è sui 1.000 miliardi ed è suddiviso tra 400 aziende. Il 50% del mercato è in mano ad otto aziende.
- Le bollicine italiane più vendute sono quelle dell'Asti Spumante (esportate 60 milioni di bottiglie, su una produzione di 80 milioni). L'Asti è anche il vino del "made in Italy" più venduto al mondo (500 miliardi di giro d'affari).
- L'export è di 135 milioni di bottiglie. I maggiori acquirenti sono la Germania (47%) e gli Usa (13%), con prezzi che oscillano dalle 4.000 lire alle 8.000 lire (soprattutto nei Paesi industrializzati)
- Il consumo interno di 115 milioni di bottiglie è concentrato, per il 75%, nelle ricorrenze pasquali, natalizie e di fine anno.
- I canali di vendita dello spumante italiano sono: 35% nei bar, 15% nei negozi tradizionali, 46% nei super ed ipermercati, altri luoghi 4%.
- I territori delle "bollicine classiche" d'Italia sono il Trentino, ed in particolare la Franciacorta (110 produttori). La produzione del Franciacorta è sui 4 milioni di bottiglie. E' il territorio che crea il prodotto italiano più esclusivo, ad alta immagine, frutto di una severa selezione produttiva, distributiva e di comunicazione.
- Due soli spumanti italiani si fregiano della prestigiosa denominazione d'origine controllata e garantita (Docg): il Franciacorta e l'Asti. Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero (in un superficie vitata di 1.100 ettari) rifermentato in bottiglia per almeno 25 mesi, di cui 18 sui lieviti (esiste anche il Millesimato, cioè con uve di una sola vendemmia, maturato in bottiglia per almeno 37 mesi, di cui 30 sui lieviti). L'Asti è prodotto esclusivamente da uve Moscato (coltivate in 10.000 ettari nella provincia di Asti), che vengono lavorate, in 3/4 settimane, con il metodo Charmat. Dunque, due prodotti molto diversi per i processi di produzione ma allo stesso tempo complementari per le loro caratteristiche: il primo perfetto per tutte le pietanze del pasto ed il secondo per il dolce. Ed è forse proprio per questo che i due Consorzi hanno promosso, con successo, in questi ultimi anni, iniziative promozionali in comune.
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