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AD OGNI VINO, IL SUO CRISTALLO

Italia

Il cristallo è un vetro d'altissima qualità prodotto fondamentalmente dalla fusione a quasi 1500° di sabbia silicea, soda, potassio e, in particolare, di piombo in misura superiore al 24%. Il piombo, aumentando notevolmente densità e capacità di rifrazione, è l'elemento che fa la differenza tra il vetro comune ed il più nobile cristallo. La cultura e l'arte della degustazione esige che un grande vino vada gustato, percepito, analizzato in tutti i sensi. La condizione necessaria, oltre alla temperatura di servizio, è quella di avere un calice di cristallo "ad hoc".

Calice per vini rossi invecchiati

La grande capienza della forma sferica facilita il movimento rotatorio del vino, indispensabile per creare una buona ossigenazione. Questi calici sono nati per quei vini che fondano il loro prestigio nell'età e nell'aristocratica provenienza. Solo una piccola quantità di vino deve essere versata nella "sfera di cristallo" e lentamente fatta oscillare, lasciando trapassare lo sguardo per cogliere le più calde sfumature del vino. I vini di questo tipo vanno stappati e lasciati nell'ambiente per alcune ore.


Calici per vini rossi importanti

I vini rossi di grande eleganza e carattere esigono un calice dal lungo stelo e dalla "paraison" panciuta che privilegia ed esalta l'intensità del bouquet, dando la sensazione di rilasciare un poco alla volta i segreti dei grandi profumi. Calici snelli e slanciati, ma allo stesso tempo accoglienti.


Calici per vini rossi giovani

Il calice adatto a questi tipi di vini ha base sferica che si sviluppa verso l'alto in forma cilindrica per meglio stabilire uno scambio tra il vino e l'ossigeno dell'aria. In questo modo si esaltano i profumi giovani e fruttati attenuando al tempo stesso le eventuali sfumature d'aggressività, tipiche delle età giovanili.


Calice per vini bianchi giovani

Per alcuni vini bianchi giovani si presta un calice dalla forma a tulipano allargata nella parte superiore che rilascia con grande facilità i profumi anche più tenui. E' destinato a vini secchi di gradazione non troppo elevata dalle sensazioni floreali di grande equilibrio.


Calice per vini bianchi importanti

Il calice si presenta con una base rotondeggiante che si chiude leggermente verso l'alto per permettere ai vini bianchi importanti si esaltare le proprie caratteristiche. Così sempre va riempito per circa un terzo per permettere una corretta ossigenazione così che il vino possa esprimere appieno il suo potenziale aromatico. Adatto per vini di più alta gradazione ed intensa aromaticità, frutto di grandi vitigni ed anche di raccolte tardive.


Calice per vini spumanti

Per tutti i grandi spumanti secchi, Champagne compreso, il bicchiere ideale è il calice dalla forma stretta e allungata che si restringe leggermente sull'orlo esaltando i profumi e favorendo l'ascesa del "perlage". Il gambo, particolarmente allungato, assicura che la mano non arrivi a scaldare il contenuto del bicchiere.


Calice per vini spumanti dolci

La coppa è un calice dalla base larga e dall'ampia apertura, che permette di apprezzare in modo equilibrato ogni sfumatura degli aromi fruttati, tipici degli spumanti dolci, mentre il "perlage" corre verso la superficie. La coppa è anche adatta per servire cocktail, se questi contengono, anche in piccola parte, liquori a base di frutta.


Calice per vini liquorosi

Calice piccolo, rotondo alla base, che s'innalza deciso stringendosi un po' verso il bordo per permettere al vino di mettere in evidenza le sue tonalità cromatiche. La forma, oltre a sottolineare gli aromi in ampia fascia, induce ad assaggiare il vino poco alla volta: questi "nettari" richiedono piccoli assaggi ripetuti.


Il "ballon": calice per distillati di vino

Come suggerisce il nome francese, il calice deve essere sferico e panciuto per accogliere, quasi in una religiosa sosta, tutti quei profumi che anni di maturazione e d'invecchiamento hanno prodotto e racchiuso nel brandy. Solo un filo deve esserne versato nel calice per permettere al distillato di sprigionare il suo aroma al momento che raggiunge la temperatura ideale, rubata dalla mano che stringe la "paraison"


La caraffa

A giusto completamento di una serie di bicchieri, c'è la caraffa, nella quale il vino deve essere versato con molta delicatezza prima d'essere servito. E' questa una procedura riservata ai vini rossi molto importanti, per età o per complessità, racchiusi a lungo nella bottiglia in uno stato d'apparente riposo, lontano dalla luce, dal rumore, dall'aria. L'ossigeno è vita ed il vino deve quasi riappropriarsene: a questo serve la caraffa, nella quale il gran rosso deve essere versato cercando di fare in modo che il fiotto si apra a ventaglio e si abbia quindi un'ossigenazione ampia. A ventaglio ma lentamente: in questo modo l'eventuale deposito, così sovente nei vini invecchiati, resta nella bottiglia.

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