“I programmi applicativi Aima che non girano, i dati satellitari del GIS che non arrivano, i moduli che ritardano, gli sportelli e i catasti che hanno tempi incredibili”. Questi i problemi che rischiano di far perdere all’Italia i 200 miliardi della prima tranche di finanziamenti dell’Unione Europea per la ristrutturazione dei vigneti (che potrebbero così andare ad altri Paesi membri dell’Ue e concorrenti dell’Italia, come la Francia e la Spagna). L’allarme arriva da un convegno, organizzato nei giorni scorsi dalle organizzazioni degli agricoltori, in Emilia Romagna.
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