02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

NUOVO OCM, CONSISTENZA VITICOLA E FINANZIAMENTI: NUOVO PASTICCIO ALL'ITALIANA?

Da agosto entrerà in vigore la nuova OCM (Organizzazione Comune di Mercato), così come si configura con il Regolamento UE 1493/99. Con questa normativa viene delineata la politica della Comunità Europea fino al 2010, sia per le strutture che per gli interventi nel settore. Nel pacchetto complessivo della nuova normativa, anche in collegamento con altri regolamenti, sono previsti numerosi interventi particolarmente a livello strutturale. I finanziamenti previsti sono consistenti e disponibili in tempi brevi.
Con il varo di questa nuova politica la Comunità ha deciso anche di stabilire alcune regole e di avere una situazione chiara relativamente alla consistenza del patrimonio viticolo di ciascun paese. In pratica la Comunità vuole che una volta per tutte sia realizzato il cosiddetto Catasto Viticolo, del quale in Italia si parla da molti anni ma non si sono mai realmente avuti dati certi e definitivi.
Questa volta la Comunità vuole avere questi dati e per dimostrare che non scherza più, ha stabilito che quei paesi che forniranno i dati della consistenza del patrimonio viticolo avranno i finanziamenti, quelli che non soddisferanno tale condizione rimarranno all'asciutto. E non solo. I finanziamenti non utilizzati non potranno essere comunque recuperati, perché quelli non usufruiti da un paese, saranno redistribuiti agli altri più solleciti ed efficienti.
Ma a tre mesi dalla scadenza quale è la situazione in Italia ed in Toscana? abbiamo delle possibilità di poter fornire tutti i dati e quindi di poter accedere a tutto quanto offre la nuova normativa? Allo stato attuale la situazione è molto variegata nelle varie regioni. In Toscana dopo un avvio buono, anche a seguito della convenzione stipulata con l'Aima, sembra esserci una battuta d'arresto. In genere si è scelta la strada di utilizzare i dati a suo tempo raccolti e quindi cercare di confrontarli ed aggiornarli. Certo la sensazione è che non si abbiano ancora le idee chiare fino in fondo. Ci sono preoccupazioni da parte di molti relativamente ai vigneti abusivi che - dove più, dove meno (e dove molto di più) - certamente esistono. Ad aggravare la situazione c'è l'incertezza relativa alla possibilità che anche i vini prodotti dalle uve dei vigneti abusivi, vengano considerati non regolari e quindi da sottoporre a distillazione oppure a multe. E questo anche per gli anni pregressi dal momento dell'impianto ad oggi.
La situazione come si vede è - purtroppo - poco chiara e molto incerta. Certo è che quei dati dovremo fornirli e dovranno essere precisi e veritieri. Coloro che in questo momento stanno in qualche modo - diretto od indiretto - rallentando od ostacolando il lavoro che si deve fare, si assumono delle responsabilità enormi. Non c'è scelta, dobbiamo fare questo passaggio e fornire i dati reali, certi e veritieri. Non è possibile salvare quei produttori che non si sono comportati in maniera corretta e rischiare di far saltare tutto il pacchetto dei finanziamenti e delle agevolazioni.
Che si faccia chiarezza e si forniscano i dati, in modo che si possano avere quei finanziamenti e quegli interventi utili a rinnovare la nostra viticoltura ed enologia. Se c'è qualcuno che ha sbagliato dovrà inevitabilmente pagare, come è giusto che sia. Il rischio è che si ripeta un situazione per certi versi simile alla vicenda delle "quote latte". C'è solo da augurarsi che quella drammatica storia ci abbia insegnato qualcosa.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli