Produttori, industriali, vinificatori, organizzazioni professionali hanno firmato l’accordo sul Moscato per la vendemmia 2000. Uno dei punti più controversi riguardava la produzione massima qualificabile come docg: il prezzo delle uve è stato fissato a 1.670 lire al chilogrammo (uguale al ‘99) e la resa è stata abbassata a 83 quintali per ettaro. Le risorse per la gestione dell'accordo prevedono un contributo quinquennale di competenza della parte agricola pari a 40 lire al chilogrammo da trattenersi sul prezzo delle uve ed un contributo (anch'esso quinquennale) della parte industriale, che sarà di 42 lire a bottiglia. Il contributo annuale dei vinificatori sarà pari a 50 lire al chilo di mosto docg. Ai produttori andrà un ricavo per ettaro di 14 milioni e 359 mila lire contro i 14 milioni e 127 mila lire del ‘99. Da definire, invece, la fine degli esuberi: una parte dei 120.000 ettolitri di Moscato, ancora stoccati nelle cantine sociali, sarà spostata, di comune accordo, per lasciare spazio alla vendemmia appena partita con la raccolta dello chardonnay.
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