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CAPRAI: "E' POSITIVO L'INVESTIMENTO DI CECCHI IN UMBRIA … MA IL CONSORZIO DEVE VIGILARE SULLE REALI POTENZIALITA' PRODUTTIVE DEL TERRITORIO DI MONTEFALCO"

"E' un segno positivo che gli imprenditori del vino di Toscana vengano in Umbria a riconoscere i meriti di un territorio leader come Montefalco. E poi la concorrenza è un elemento di interessante stimolo. Ma, bisogna accelerare i processi di revisione del consorzio di tutela perchè il vino di Montefalco è un bene comune. E sarebbe un discredito generalizzato se, in funzione del Sagrantino, si arrivasse a "costringere" il territorio a produrre più di quanto in realtà si possa nel "distretto del vino" di Montefalco".

E' questo il commento, peraltro molto equilibrato, di Marco Caprai, a capo dell'azienda che ha rilanciato in grande stile ed in tutto il mondo il Sagrantino, all'acquisto di una tenuta a Montefalco: "la Val di Maggio/Arnaldo Caprai ha un ruolo territoriale abbastanza chiaro e importante e la strategia di immagine e di mercato dell'azienda continuerà - spiega Marco Caprai - per la sua strada, perseguendo programmi importanti e onerosi. Siamo pronti, comunque, a collaborare con tutti quelli che vogliono veramente darsi da fare per la valorizzazione di un territorio che, senza dubbio, è dotato di un'alta vocazionalità vinicola".

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