Da gennaio a settembre 2000, secondo le elaborazioni Ismea, l'Italia del vino ha fatto segnare un avanzo valutario di 3.150 miliardi, con una crescita del 3,2% rispetto ai 3.050 miliardi dello stesso periodo del '99 (in particolare, le esportazioni hanno superato in termini monetari i 3.300 miliardi, con +3%). Ma questa performance, in termini reali, non è stata altrettanto positiva: in volume, infatti, l'export si è ridotto complessivamente a 12 milioni 457 mila ettolitri; in sostanza, si registrano riduzioni per tutte le tipologie di prodotto con la sola eccezione dei vini Doc-Docg (che con 3 milioni 268 mila ettolitri hanno invece recuperato il 5,4% su base annua, con +10,7% in valore). La Germania, che resta il primo mercato di riferimento con una quota del 34%, ha ridotto del 5,6% gli acquisti di vini italiani. Aumento, invece, nelle spedizioni Usa (+10,6%).
Gli acquisti dall'estero sono aumentati del 3,5%: invariata, invece, la spesa ferma a quota 170 miliardi di lire.
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