"Vogliamo tirar fuori da una particolarissima vitacea - che in milioni di anni ha elaborato delle strategie evolutive capaci di reagire a situazioni di stress incredibile (Darwin, del resto affermava, che è l’ambiente esterno che nel tempo, con i suoi stimoli, ha evoluto e reso trasmissibile una carattere di adattamento, ndr), proprio grazie ad una elevatissima produzione di resveratrolo (la sostanza attiva ed efficace che difende la pianta dall'insorgere dei funghi) - un speciale gene e "spararlo" in un callo della vitis vinifera per vedere se e come riesce ad esprimersi". E’ l'esperimento che si appresta a compiere, tra pochi giorni, il professor Attilio Scienza, uno dei ricercatori più apprezzati e stimati a livello internazionale nella ricerca scientifica in enologia. Con questo esperimento, cosa potrebbe succedere ? "Una pianta uguale in tutto e per tutto a quella che io volevo trasformare (potrebbe essere un Sangiovese, un Marzemino, un Teroldego ...), con in più questo particolare gene che riesce ad esprimere ed a stimolare una sintesi della sostanza molto più forte. Insomma, più resveratrolo, che è sì utile al le malattie della vite ma che è anche la molecola del vino amica della salute dell’uomo".
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