L'Istituto Agrario di San Michele all'Adige diventerà presto una sorta di ombrello sotto il quale potranno porsi i consumatori ed i produttori trentini per certificare la qualità e la tracciabilità del vino e degli altri prodotti locali. Lo ha confermato nei giorni scorsi, in un convegno, tutte le istituzioni del Trentino.
Inoltre, sempre sull'Istituto di San Michele all'Adige, in questi giorni, sulla stampa trentina ("L'Adige"), è alta la polemica sulla "vera e propia fuga di ricercatori che si è verificata negli ultimi anni dal gruppo viticoltura dell'Istituto, il centro incaricato di dettare le strategie innovative e gli aggiornamenti necessari all'enologia locale ... Sono ormai una decina i professionisti "nati" con il professor Scienza, fondatore del gruppo di ricerca per la viticoltura, e ormai accasati in Franciacorta (Falcetti, Campostrini, Simoncelli ..) e in colossi come Zonin (De Biasi)..."
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