Barolo Cannubi Boschis 1990 di Luciano Sandrone, il Solaia 1978 di Piero Antinori, il Sassicaia 1985 di Incisa della Rocchetta: sono queste le tre bottiglie, stando ai bilanci dell’ultimo numero di “Milano Finanza”, realizzato dal giornalista ed esperto Cesare Pillon, che hanno ottenuto la migliore variazione sul prezzo base alle aste internazionali di Christies’s nel gennaio/febbraio 2001 (rispettivamente + 86%, + 79%, + 58%). La bottiglia dei “giorni nostri” più pagata in assoluto è stato il Sassicaia 1985: un lotto di 12 bottiglie 21 milioni, cioè 1.756.000 lire a bottiglia (Solaia 1978 a 546.000 lire e Barolo Cannubi Boschis 1990 a 332.200 lire). Il top delle aste di Christies’s lo ha però raggiunto un vino d’antiquariato: una bottiglie di Acinatico di Bertani, un precursore del moderno Amarone, che ha spuntato la cifra record di 4.682.892 lire.
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