Modena racconta agli americani l'antica arte di fare il vino: da oggi al 7 ottobre, a Los Angeles, il Craft & Folk Art Museum ospita la mostra "The art of
Winemaking", che espone fiaschi, botti, arredi domestici e
attrezzi agricoli provenienti dalla "raccolta del lavoro
contadino e artigiano di Villa Sorra, dove sono conservati oltre 9.000 manufatti. L'iniziativa è dell'Istituto
Italiano di Cultura, diretto da Guido Fink, e del Museo civico archeologico etnologico di Modena, al quale la raccolta di Villa Sorra è affidata.
"Una ricerca basata sulla consultazione di fonti scritte, archivi pubblici e privati e testimonianze orali - spiega il direttore del Museo, Andrea Cardarelli - ci ha permesso di ricostruire il ciclo produttivo vitivinicolo tra la seconda metà dell' Ottocento e la prima metà del Novecento facendo riferimento alle varietà tipiche coltivate nell'area di Modena e, in particolare, ai vitigni del Lambrusco". Gli attrezzi usati nella tradizionale pratica viticola sono testimonianze materiali delle operazioni di potatura, innesto, vendemmia, cura delle piante, trasporto e fermentazione nella cantina. Sono in larga parte gli stessi attrezzi che si ritrovano nelle raffigurazioni dei mesi nelle cattedrali medievali: roncole, forbici, manaresi, coltelli, cesti, tini. I materiali sono gli stessi: legno, ferro, paglia, erba palustre e salice lavorati con pazienza artigiana. Gli oggetti esposti a Los Angeles sono accompagnati da foto che documentano il paesaggio rurale, il lavoro nei campi, le fasi di trasformazione e trasporto dell'uva; molti belli i dipinti di Graziolina Rotunno Campori che rievocano la vita nelle campagne modenesi fino agli anni Quaranta del Novecento.
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