E’ stato assegnato al professor Carlo Poni, docente di storia economica dell’Università di Bologna e cofondatore del Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio (uno dei migliori esempi di museografia rurale, con importanti testimonianze materiali e fotografiche del lavoro e della vita contadina e fondi librari di carattere storico e tecnico-scientifico), il Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina, premio promosso dal Comune di Montalcino e dal Consorzio del Brunello, con l'alto patronato del Presidente della Repubblica. L'importante riconoscimento, nel 2000, era andato a Giovanni Cherubini, docente di storia medievale all'Università di Firenze ed autore di importanti saggi sulla storia della vite e del vino nel Medioevo. “Il Premio (che ha in giuria, tra gli altri, gli storici Massimo Montanari, Giuliano Pinto, Gabriella Ciampi, i giornalisti Curzio Maltese e Bruno Gambacorta, il vignettista Vauro Senesi), vuol semplicemente valorizzare la storia delle campagne e del mondo rurale europeo - spiega l’assessore alla cultura del Comune di Montalcino, Alfio Cortonesi - e rafforzare l’identità culturale e la memoria storica della comunità di Montalcino, che ha ad un tempo forti radici urbane e contadine. L’approfondimento delle nostre vicende storiche è, d’altra parte, fondamentale per la formazione di una solida coscienza civile e può, dunque, incidere non marginalmente nel presente”.
La giuria, anche quest’anno, ha voluto assegnare, per il “settore spettacolo" (nel 2000, era andato al regista Paolo Virzì), un riconoscimento al gruppo musicale Toscanto, che da anni lavora sulla musica popolare ed esegue un repertorio molto ampio di musiche e canzoni della tradizione toscana: stornelli e ballate, rispetti e ottave rime, canti di questua e di emigrazione, ninne nanne e canzoni iterative, canti di amore e di lavoro … che accompagnavano lo scorrere della vita della comunità che li aveva prodotti, per lo più quella contadina, nella quale gli avvenimenti grandi o piccoli erano scanditi da parole in musica che avevano forme e modi di grande suggestione.
Ma, a Montalcino, il Centro di Studi per la storia delle campagne e del lavoro contadino (che ha il sostegno della Regione Toscana, Monte dei Paschi, Provincia di Siena, Istituto Nazionale di Credito Agrario, Parco Artistico Naturale Culturale della Valdorcia, Castello Banfi) andrà a “scavare” sull'identità storica e culturale del mondo contadino italiano ed europeo, non solo con il “Premio”, ma anche con un Laboratorio internazionale di storia agraria (dal 17 al 19 settembre, con 40 giovani studiosi di tutte le università italiane ed europee; la direzione scientifica di Angel Barrios Garcia dell'Universidad de Salamanca, Jean-Marie Martin del Cnrs di France, Michael Matheus dell'Universitat Mainz, Massimo Montanari e Gianfranco Pasquali dell'Università di Bologna) e con un convegno internazionale di studi (dal 20 al 22 settembre), che vedrà la partecipazione dei docenti universitari impegnati nel Laboratorio insieme ad altri affermati studiosi europei di storia agraria (tra cui Michel Kaplan dell'Université Paris I Panthéon-Sorbonne, Giuliano Pinto dell'Università di Firenze, Giorgio Chittolini dell'Università di Milano).
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