"Per il ruolo primario nel potenziamento dell'immagine del vino italiano nel mondo": è con questa motivazione che il Gruppo Ristoratori Italiani negli Usa (tra i quali i grandi nomi come Piero Selvaggio del "Valentino" di Los Angeles, Tony May del "San Domenico" di New York, Roberto Donna de "Il Radicchio" di Washington) ha assegnato, nei giorni scorsi a New York, a Jacopo Biondi Santi, il "Wine Achievement Award 2001", l'importante riconoscimento (creato nel '90 per onorare la memoria del vignaiolo piemontese Giacomo Bologna) dei migliori ristoratori italiani negli Usa dedicato agli imprenditori del vino che hanno contribuito nella promozione dell'immagine e della qualità enologica italiana nel mondo. Nell'albo d'oro del "Wine Achievement Award", oltre a Giacomo Bologna (Braida), il marchese Piero Antinori, Tasca d'Almerita (Regaleali), Bruno Ceretto, Fausto Maculan, John e Harry Mariani (Castello Banfi), Michele Chiarlo, Gianni Zonin.
Fondato nel 1979, il Gruppo Ristoratori Italiani, di cui Roberto Donna è il chairman, è un'associazione che si dedica alla promozione del cibo e del vino autenticamente italiani negli Stati Uniti. Il Gruppo Ristoratori Italiani, che è diventato la voce dei ristoranti italiani in America, è composto da ristoranti, industriali del settore alimentare, importatori, cuochi e tutti coloro che hanno interesse a promuovere e preservare la tradizione della cucina italiana. Tra gli obbiettivi raggiunti dal Gruppo, l’inserimento del programma italiano nell’Istituto Culinario d’America all'Hyde Park di New York e la successiva creazione del ristorante Caterina de’ Medici, così come la creazione di donazioni a varie istituzioni culinarie. Ogni anno i soci del Gruppo Ristoratori Italiani negli Usa organizzano un convegno in Italia per una avventura gastronomica regionale: "queste visite - spiega il chairman Roberto Donna - sono organizzate dal Governo italiano, in collaborazione con produttori alimentari e viticoltori. In questo modo diamo la possibilità ai nostri soci di testimoniare da vicino dell’evoluzione della cucina italiana".
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