Si chiama Guidalberto, il nuovo vino della Tenuta San Guido: è un omaggio al conte Guido Alberto della Gherardesca, famoso per aver fatto piantare i cipressi lungo il celeberrimo viale bolgherese reso immortale dei versi del Carducci. E' classificato come un Igt Toscana e la prima annata commercializzata sarà il 2000. “Abbiamo voluto creare un vino completamente nuovo – dice Nicolò Incisa - non solo per uvaggio ma anche per lo stile: il Guidalberto è un vino più pronto, d’impostazione moderna e per noi segna l’incontro con il merlot e il ritorno del sangiovese, un’uva che non abbiamo mai snobbato, mentre il cabernet sauvignon è una vecchia conoscenza”.
Il Guidalberto è ottenuto da uve cabernet sauvignon (40%), merlot (40%) e sangiovese (20%), maturate in barriques, coltivate nei vigneti Aia Nuova e Gatto Rosso per complessivi 12 ettari ai quali presto se ne aggiungeranno altri 18, tra cui quelli a Le Sondraie, tutte particelle situate in prossimità dei vigneti del Sassicaia. La cantina invece è situata nel fabbricato dove era ubicato il vecchio frantoio aziendale. A seguire le operazione di vinificazione, come sempre, c’è Giacomo Tachis, un veterano della Tenuta San Guido.
Andrea Gabbrielli
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