
Un vino memorabile, per le grandi occasioni, da collezione, spiegava il Consorzio del Brunello di Montalcino, commentando il ’97. E qualcuno, anche tra i produttori di Montalcino (oltre a pochi, peraltro, giornalisti e buyers ...), non era d'accordo su questa valutazione. Adesso arriva un giudizio importante alla tesi che la vendemmia 1997 è la migliore del Novecento: James Suckling, il famoso giornalista che, con le sue cronache dall'Europa determina le fortune di tanti vini e produttori, non ha dubbi: "i collezionisti di vino italiano devono sapere che il '97 è stata la vendemmia del secolo. I migliori Chianti e superTuscan sono ormai scomparsi dal mercato. Ma arriva adesso una grandissima vendemmia del Brunello di Montalcino". Ben 89 Brunelli su 112 superano i 90/100 e più di dieci sono sopra i 94/100, ovvero la perfezione: si tratta di Ciacci Piccolomini d'Aragona (98/100), Antinori Pian delle Vigne (98/100), Salicutti (98/100), Altesino (98/1900), azienda che rumors danno in vendita (con tante attenzioni anche dalla Francia), Pacenti (97/100), Cerbaiola (96/100), Gorelli (95/100), Tornesi (95/100), Poggio Antico (95/100), Nardi Vigneto Manachiara (95/100), Casanova di Neri Tenuta Nuova (95/100), Caparzo La Casa (94/100), Valdicava (94/100) ... Un importante giornalista e voce autorevole del vino nel mondo, come James Suckling (nelle foto, nell'Enoteca Osticcio di Montalcino di Tullio Scrivani e Francesca Fineschi, con Christian Moueix, proprietario di Chateaux Petrus ed uno degli uomini più importanti di Francia, e la sua compagna) di conferma insomma che non si era trattato di un'invenzione promozionale o di mercato, ma della pura verità ...
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